TURISMO. PUTTO (PAT-CIV): TRENI E CICLOVIE, RECUPERARE LINEE DISMESSE
(ACON) Trieste, 10 nov - "La viabilità e la mobilità della
nostra regione scontano un deficit di riqualificazione e di
potenziamento complessivo, riconosciuto da tutte le forze
politiche. Per quella ferroviaria urgono modernizzazioni sul
tracciato Venezia-Trieste e va risolto anche il problema del nodo
di Udine, che rallenta il trasporto di merci verso l'Austria in
quanto l'attuale tratta attraversa la città e non è possibile
aumentare la velocità dei treni. Operazioni, quest'ultime, che
prevedono iter lunghi di approvazione e costruzione di tracciati
alternativi. È altrettanto vero che l'attuale linea
Trieste-Venezia, con interventi mirati e moderatamente rapidi,
potrebbe veder ridurre i propri tempi di percorrenza con benefici
per il trasporto sia di passeggeri che di merci".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Marco Putto
(Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), aggiungendo che "in un'ottica
di valorizzare del trasporto su binari, presenterò una mozione
che volge al potenziamento e al recupero dei tracciati ferroviari
complementari del territorio regionale, visitabile con maggior
facilità attraverso l'intermodalità bicicletta-treno. Motivo per
cui è importante conoscere quali siano le priorità che si
intendono affrontare per il completamento delle ciclovie
regionali e la loro interconnessione".
"Dovrà essere valorizzata - dettaglia l'esponente del
Patto-Civica - la presenza di tracciati ferroviari come la
Sacile-Pinzano-Gemona, da completare nel tratto Maniago-Gemona, e
il recupero della tratta Casarsa-Spilimbergo-Pinzano (sulla quale
è pendente il giudizio del Tar rispetto al vincolo posto dalla
Sovrintendenza), che potrebbe essere ripristinata contestualmente
alla realizzazione del progetto della contigua pista ciclabile e,
allo stesso tempo, essere funzionale al traffico merci
proveniente dall'Interporto di Pordenone, rendendo più
competitiva l'area commerciale e industriale pordenonese. Sulla
tratta Casarsa-Spilimbergo-Pinzano, consapevole delle criticità
dovute alla contiguità di alcuni centri abitati cresciuti nel
corso degli ultimi decenni anche a ridosso della dismessa
ferrovia, vanno studiate, nonché concertate con la cittadinanza e
le istituzioni locali, soluzioni finalizzate a far coesistere
l'attuale assetto urbano con il ripristino del tracciato
ferroviario e con la compresenza di una pista ciclabile".
"Il modello a cui punta la proposta - spiega Putto - è quello
della nota ciclovia San Candido-Lienz, con l'obiettivo di
sfruttare appieno la fruibilità di tutta l'area che, da Sacile e
da Casarsa, porta prima a Pinzano e poi a Gemona, consentendo ai
turisti di poter usufruire sia dei servizi ferroviari che di
quelli ciclabili. Completando la Sacile-Pinzano-Gemona e
ripristinando la Casarsa-Spilimbergo-Pinzano, con collegata pista
ciclabile, le due linee troverebbero in Pinzano al Tagliamento e
Gemona del Friuli gli elementi di congiunzione dei diversi
tracciati che, a quel punto, diverrebbero un unico tracciato in
grado di consentire la percorribilità ferroviaria continua di una
porzione consistente di territorio regionale nella logica della
sostenibilità e della valorizzazione turistica".
"Non si trascuri, inoltre, la grande utilità - suggerisce la nota
- dei treni per i trasporti eccezionali o, in caso di necessità,
di soccorso e di calamità. Molteplici, a questo proposito, sono
le esperienze nazionali ed europee nelle quali le rotaie, anche
complementari, sono ritornate a essere un sistema di integrazione
territoriale sicuro, veloce e comodo".
"A medio-lungo termine, la regione avrebbe così - conclude Putto
- la sua metropolitana leggera di superficie, efficiente e ben
inserita nel nostro suggestivo ambiente paesaggistico. È il
momento giusto per lavorare in prospettiva, integrando al meglio
gli spostamenti di domani in treno e in bici".
ACON/COM/db