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TURISMO. PUTTO (PAT-CIV): TRENI E CICLOVIE, RECUPERARE LINEE DISMESSE

10.11.2023
11:08
(ACON) Trieste, 10 nov - "La viabilità e la mobilità della nostra regione scontano un deficit di riqualificazione e di potenziamento complessivo, riconosciuto da tutte le forze politiche. Per quella ferroviaria urgono modernizzazioni sul tracciato Venezia-Trieste e va risolto anche il problema del nodo di Udine, che rallenta il trasporto di merci verso l'Austria in quanto l'attuale tratta attraversa la città e non è possibile aumentare la velocità dei treni. Operazioni, quest'ultime, che prevedono iter lunghi di approvazione e costruzione di tracciati alternativi. È altrettanto vero che l'attuale linea Trieste-Venezia, con interventi mirati e moderatamente rapidi, potrebbe veder ridurre i propri tempi di percorrenza con benefici per il trasporto sia di passeggeri che di merci".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), aggiungendo che "in un'ottica di valorizzare del trasporto su binari, presenterò una mozione che volge al potenziamento e al recupero dei tracciati ferroviari complementari del territorio regionale, visitabile con maggior facilità attraverso l'intermodalità bicicletta-treno. Motivo per cui è importante conoscere quali siano le priorità che si intendono affrontare per il completamento delle ciclovie regionali e la loro interconnessione".

"Dovrà essere valorizzata - dettaglia l'esponente del Patto-Civica - la presenza di tracciati ferroviari come la Sacile-Pinzano-Gemona, da completare nel tratto Maniago-Gemona, e il recupero della tratta Casarsa-Spilimbergo-Pinzano (sulla quale è pendente il giudizio del Tar rispetto al vincolo posto dalla Sovrintendenza), che potrebbe essere ripristinata contestualmente alla realizzazione del progetto della contigua pista ciclabile e, allo stesso tempo, essere funzionale al traffico merci proveniente dall'Interporto di Pordenone, rendendo più competitiva l'area commerciale e industriale pordenonese. Sulla tratta Casarsa-Spilimbergo-Pinzano, consapevole delle criticità dovute alla contiguità di alcuni centri abitati cresciuti nel corso degli ultimi decenni anche a ridosso della dismessa ferrovia, vanno studiate, nonché concertate con la cittadinanza e le istituzioni locali, soluzioni finalizzate a far coesistere l'attuale assetto urbano con il ripristino del tracciato ferroviario e con la compresenza di una pista ciclabile". "Il modello a cui punta la proposta - spiega Putto - è quello della nota ciclovia San Candido-Lienz, con l'obiettivo di sfruttare appieno la fruibilità di tutta l'area che, da Sacile e da Casarsa, porta prima a Pinzano e poi a Gemona, consentendo ai turisti di poter usufruire sia dei servizi ferroviari che di quelli ciclabili. Completando la Sacile-Pinzano-Gemona e ripristinando la Casarsa-Spilimbergo-Pinzano, con collegata pista ciclabile, le due linee troverebbero in Pinzano al Tagliamento e Gemona del Friuli gli elementi di congiunzione dei diversi tracciati che, a quel punto, diverrebbero un unico tracciato in grado di consentire la percorribilità ferroviaria continua di una porzione consistente di territorio regionale nella logica della sostenibilità e della valorizzazione turistica". "Non si trascuri, inoltre, la grande utilità - suggerisce la nota - dei treni per i trasporti eccezionali o, in caso di necessità, di soccorso e di calamità. Molteplici, a questo proposito, sono le esperienze nazionali ed europee nelle quali le rotaie, anche complementari, sono ritornate a essere un sistema di integrazione territoriale sicuro, veloce e comodo". "A medio-lungo termine, la regione avrebbe così - conclude Putto - la sua metropolitana leggera di superficie, efficiente e ben inserita nel nostro suggestivo ambiente paesaggistico. È il momento giusto per lavorare in prospettiva, integrando al meglio gli spostamenti di domani in treno e in bici". ACON/COM/db



  • Marco Putto (Patto-Civica)
    Marco Putto (Patto-Civica)