REGIONE. COSOLINI-MORETTI (PD): IO SONO FVG, PROMOZIONE O PROPAGANDA?
(ACON) Trieste, 10 nov - "Quanto sta costando la promozione
attraverso il marchio Io sono Fvg e quanto sta rendendo? Vanno
resi pubblici i risultati di questa imponente campagna
pubblicitaria, per capire dove finisce la promozione del
territorio e comincia la propaganda politica con i soldi dei
cittadini".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Roberto Cosolini
e Diego Moretti (Partito democratico), primi firmatari di
un'interrogazione, sottoscritta da tutto il Gruppo, che chiede di
conoscere i costi e le ricadute economiche della campagna di
autopromozione con il marchio Io sono Friuli Venezia Giulia sui
media locali.
"L'utilizzo massivo ed evidentemente costoso che la Giunta
Fedriga sta facendo del marchio su media locali e nazionali
richiede chiarezza - spiegano i consiglieri- . L'utilizzo dei
soldi pubblici va giustificato e reso evidente: il presidente
Fedriga renda noto a quali testate e a quali media si è affidata
la Regione per la promozione territoriale, politica e turistica
legata a Io sono Fvg, il periodo di durata e il costo complessivo
della campagna e quali sono gli obiettivi e quindi le ricadute,
in termini di maggiori arrivi e presenze, sul territorio".
La campagna turistica per promuovere il territorio, continuano
"si è sviluppata anche attraverso numerose inserzioni a pagamento
sui principali media, giornali e tv, a tiratura nazionale ma
anche regionale ed è giusto approfondire i risultati in generale
ma anche le finalità della promozione turistica verso la nostra
comunità".
Soprattutto, aggiungono Cosolini e Moretti, "altri soldi pubblici
sono stati spesi anche per la promozione, sui media locali, dei
provvedimenti assunti in seguito all'approvazione della manovra
di bilancio estiva e poi di quella autunnale. È lecito chiedersi
la finalità di questa spesa, dato che la Regione ha un rilevante
spazio riguardo all'operato della Giunta sulle pagine di cronaca,
pubblica notizie sul sito istituzionale, ha diversi canali per
informare imprese, associazioni, Comuni, cittadini, e quindi le
pagine a pagamento più che a informare sembrano orientate alla
ricerca del consenso politico. Ma forse per i soldi pubblici le
priorità dovrebbero essere altre".
ACON/COM/mt