FINE VITA. CABIBBO (FI): NO A DERBY IDEOLOGICO, EVITARE MORTE FACILE
(ACON) Trieste, 14 nov - "La vera libertà è affrancare il
sofferente dalla sofferenza, dal dolore e, aspetto determinante,
dalla solitudine. Non bisogna cedere alla tentazione di ridurre
la discussione sul fine vita a un derby ideologico: rispettiamo
tutte le opinioni, ma non giochiamo con la vita delle persone".
Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia nel
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Andrea Cabibbo,
puntualizzando "una volta ancora la posizione mia e del partito",
dopo aver partecipato ai lavori della III Commissione permanente,
pur non essendone componente obbligatorio.
Dopo aver ricordato Luciano Violante e il suo monito a "evitare
che alle buone intenzioni seguano cattive conseguenze",
l'esponente forzista ringrazia "tutti i professionisti e le
associazioni che sono intervenute in aula, dando vita a un
dibattitto di alto livello con contenuti profondi. Ci siamo
confrontati su temi di grande rilevanza, quali la dignità umana,
la visione antropologica e la dicotomia tra vita e morte. Al
cospetto di questi argomenti, è doveroso pesare ogni singola
sillaba".
"Non lascio - prosegue Cabibbo - che si usi la leva del pietismo
per introdurre norme che presentano palesi forzature ideologiche.
È giusto porre l'accento sul principio dell'autodeterminazione,
ma non possiamo interpretare questo concetto assecondando la
logica di chi vuole accompagnare il sofferente verso una morte
più veloce. La nostra è una posizione di sostegno alla vita e
dobbiamo mettere le Istituzioni nella condizione di scegliere non
solo la guarigione ma anche la cura, che si applica in diversi
modi: da quelle palliative, al sostegno piscologico,
all'assistenza domiciliare".
"L'innovazione e la ricerca - conclude Cabibbo - compiono passi
molto significativi per migliorare le condizioni di vita.
Scegliamo la vita, anche se difficile, ma mai la morte facile".
ACON/COM/db