IDROGENO. CAPOZZI (M5S): OK DECARBONIZZAZIONE, MA APERTE MOLTE DOMANDE
(ACON) Trieste, 15 nov - "L'hydrogen valley è un importante
progetto trasfontaliero che prenderà forma grazie all'accordo
siglato dal Fvg con la Slovenia e la Croazia, un importante segno
di cooperazione internazionale. Per perseguire la carbon
neutrality entro il 2050 sancita dalla Cop 26 tenutasi a Glasgow,
Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, bisogna
puntare su una transizione energetica seria: in questo assume un
ruolo importante la creazione di una filiera dell'idrogeno verde,
ovvero produzione, logistica, trasporto e distribuzione
dell'idrogeno prodotto da energia rinnovabile".
Così, in una nota, la consigliera del Movimento 5 Stelle, Rosaria
Capozzi, intervenuta durante la seduta della II Commissione
dedicata ai progetti europei finanziati dalla Regione per la
produzione di idrogeno.
"È un passo necessario per aiutare la transizione energetica e
sarà importante per sostenere la creazione di posti di lavoro e
professionalità specifiche e il processo di decarbonizzazione,
con lo scopo di mitigare gli effetti del cambiamento climatico"
ha spiegato.
"Restano però aperte numerose questioni - ha aggiunto - prima fra
tutte come si stia muovendo la Regione per le aree portuali che
non hanno sostanzialmente il limite di un mega per la produzione
di energia attraverso le comunità energetiche. Va chiarito poi
quale sia l'andamento dell'elettrificazione delle banchine
portuali, visto che ci sono state le gare a San Giorgio e a
Trieste, se siano iniziati i lavori e quando finiranno". "Sarebbe
un'opportunità creare delle comunità energetiche portuali dove
produrre l'idrogeno verde, sull'esempio di altre regioni, penso
alla Puglia che si sta muovendo in tal senso" ha sottolineato.
"Bisogna poi chiedersi come si sosterrà la produzione del
l'idrogeno verde. Con il fotovoltaico? Quale? Con campi
sterminati a terra? Con quali consumi di acqua - ha proseguito la
consigliera -, visto che siamo in emergenza idrica e
indicativamente gli studi ci dicono che per produrre un
chilogrammo di idrogeno da elettrolisi occorrono circa 9 litri di
acqua, quindi per ottenere una tonnellata di idrogeno si devono
consumare fino 9.000 litri. Ad un'acciaieria green servirebbero
anche centinaia di migliaia di tonnellate di idrogeno".
"Sarà bene continuare a incentivare le imprese che intendono
avvalersi di innovative tecnologie che utilizzano nuove fonti
rinnovabili - ha concluso Capozzi - in un momento in cui in tutta
Europea c'è una forte spinta verso l'idrogeno e le comunità
energetiche".
ACON/COM/mt