IDROGENO. PELLEGRINO (AVS): È UNA SFIDA CHE NON NASCONDE RISCHI
(ACON) Trieste, 15 nov - "Stamattina, in II Commissione
consiliare sono stati ascoltati i portatori di interesse, gli
specialisti e gli assessori competenti sul progetto della Valle
dell'idrogeno del Nord Adriatico. Un progetto complesso e
importante, che coinvolgerà non solo la nostra Regione, ma anche
la Slovenia e la Croazia".
Commenta così la consigliera regionale di Alleanza Verdi e
Sinistra, Serena Pellegrino, l'audizione tenutasi in II
Commissione sul progetto che vede coinvolto come protagonista
anche il Friuli Venezia Giulia.
"L'idrogeno è un vettore di energia - prosegue Pellegrino -, che
viene prodotto tramite elettrolisi dell'acqua grazie a una fonte
energetica. Non sono contraria a questa nuova tecnologia, che ci
permette di diversificare il nostro approvvigionamento
energetico, ma è necessario compredere meglio come verrà prodotto
l'idrogeno, come verrà trasportato e in quali settori verrà
utilizzato"
Non nascondendo alcune perplessità, la consigliera di Avs
aggiunge: "Il progetto, finanziato con 25 milioni dall'Unione
europea, prevede la creazione di 5mila tonnellate di idrogeno,
che sono però davvero esigue per poter intervenire seriamente sui
settori Hard to Abate, ovvero quei settori in cui l'energia
elettrica non è abbastanza per garantire la sufficienza
energetica, come ad esempio le acciaierie e i cementifici. E
soprattutto ad ora mancano le infrastrutture per trasportare
l'idrogeno prodotto, quindi aggraveremo il trasporto su gomma
senza dubbio".
"Stiamo attenti - avverte l'esponente di Opposizione - a non
cadere nella produzione di idrogeno rosa, ossia quello creato con
idrolisi da energia nucleare, che comporterebbe evidentemente il
raddoppio della centrale di Krsko. Stiamo dunque facendo una
scommessa, che mi auguro vinceremo, perché ne va del nostro
ambiente e del nostro tessuto sociale, perché al momento non è
oro tutto ciò che luccica".
ACON/COM/rcm