POZZI ARTESIANI. CAPOZZI (M5S): SOLO 300 DOMANDE, BANDO SI RIVELA FLOP
(ACON) Trieste, 16 nov - "L'assessore Scoccimarro parla di
55mila fontane a resilienza naturale che dovrebbero avere
dispositivi di regolazione dell'acqua prelevata dalle nostre
falde artesiane e, per questo motivo, si aspettava almeno 10 mila
domande di contributi in due mesi. In realtà, sono circa 300 le
famiglie che hanno manifestato l'intenzione di attingere a questi
fondi e una ventina quelle che, a oggi, sono riuscite
effettivamente a chiudere la pratica".
Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle, Rosaria Capozzi, commentando "i risultati del bando
voluto dall'assessore regionale Fabio Scoccimarro per limitare i
pozzi artesiani della bassa pianura regionale".
"Un flop annunciato - aggiunge l'esponente pentastellata - per
mille motivi. Non solo perché già molte fontane dispongono di
questi dispositivi, ma anche per le criticità sollevate da alcuni
sindaci della Bassa, ai quali va aggiunta anche l'ordinanza
regionale che impone di adottare sistemi di fatto solo suggeriti
dai tecnici, senza che vi sia alcuna responsabilità di cosa possa
accadere in caso di problematiche legate ai pozzi strozzati.
Secondo la Regione c'è anche una carenza di professionisti
reperibili per eseguire le operazioni di montaggio delle valvole.
Per tutti questi motivi il Servizio Risorse idriche ha prorogato
i termini per la presentazione delle domande di altri cinque mesi
con nuova scadenza fissata al 30 aprile 2024".
"Anche se tutte le persone che hanno manifestato interesse verso
la misura ottenessero il massimo dei contributi ammissibili -
conclude Capozzi - la cifra da stanziare dalla Regione sarebbe
inferiore ai 100mila euro contro i 3 milioni previsti dalla
Giunta. Ciò dimostra che il percorso per limitare l'emungimento
delle nostre falde e lo sperpero della risorsa idrica debba
essere fatto perseguendo altre strade. Tutti hanno potuto
verificare come alcune fontane, rimaste senz'acqua per mesi,
siano tornate a prendere vigore nei giorni scorsi, dopo le
abbondanti precipitazioni autunnali. La Regione, tuttavia, da
luglio non pubblica più il bollettino sulla profondità delle
nostre falde".
ACON/COM/db