FINE VITA. CABIBBO (FI): DA AVVOCATURA PIETRA TOMBALE SU PDL POPOLARE
(ACON) Trieste, 16 nov - "L'Avvocatura dello Stato ha messo una
pietra tombale sulla proposta di legge di iniziativa popolare sul
cosiddetto fine vita. Per mesi si è andati avanti a colpi di
manipolazioni, forzature ed equivoci, usando il pietismo in modo
strumentale e scorretto".
Così, in una nota, Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale, che spiega come la seduta odierna della III
Commissione permanente "ha, in modo plastico, evidenziato la
posta in gioco sul tema del fine vita: da un lato,
l'atteggiamento pietistico di chi fa leva sulla sofferenza e
considera una libertà individuale assecondare chi non ce la fa
più e chi considera non degna di essere vissuta una situazione di
estrema difficoltà. Dall'altro, chi considera una missione
irrinunciabile di tutte le istituzioni (legislatore, giustizia,
servizio sanitario) aiutare i sofferenti secondo il principio
fondamentale della medicina: guarire quando è possibile, avere
cura sempre".
"Gli illustri relatori - ha proseguito il forzista - hanno
ricordato che già nel 2016 la Corte Costituzionale ha dichiarato
incostituzionale la legge regionale voluta dal centrosinistra sul
cosiddetto testamento biologico, bocciando chi voleva fare la
prima della classe, per l'evidente incompetenza in materia della
Regione. Inoltre, è stato evidenziato con assoluta chiarezza che
nessuna sentenza della Corte Costituzionale, né tantomeno dei
tribunali, comporta obblighi legislativi e che, quindi, non c'è
nulla da attuare".
"Insistiamo nel ritenere che la comunità e, quindi, il
legislatore che la rappresenta, deve sempre tendere al bene
comune che, a volte, può anche confliggere con i pur
comprensibili e rispettabili desideri personali. Non può esserci
- spiega il consigliere - una società in cui il singolo è giudice
della qualità o della dignità della propria vita".
"La vera civiltà e la vera libertà di scelta - conclude Cabibbo -
saranno realizzate con una compiuta attuazione delle cure
palliative, dell'assistenza domiciliare e del sostegno alla
sofferenza attraverso tre fattori fondamentali: la cura, la
condivisione di relazioni umane e la fiducia nelle possibilità
che la scienza ci offre".
ACON/COM/li