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FINE VITA. BOLZONELLO (FP): MOZIONE PER POTENZIARE CURE PALLIATIVE

17.11.2023
15:55
(ACON) Trieste, 17 nov - "In tema di fine vita era necessario riproporre la questione su un binario corretto, stabilendo alcuni principi cardine, a cominciare dal fatto che a nessuno è concesso di porre fine alla sua vita con la complicità del sistema sanitario. Un tanto lo dice espressamente la nostra Costituzione. E su questo le audizioni che hanno caratterizzato i lavori della III Commissione di questi giorni sono state particolarmente utili, aiutandoci a capire che bisognava tornare su questo tema centrale. Ribadendo la necessità di stabilire le competenze davanti a una possibilità di legiferare sull'argomento, per indicare gli strumenti utili ad attuare un qualcosa che di fatto esiste, ma non certo a stabilire dei tempi di attuazione che sono un qualcosa di estremamente soggettivo".

A sottolinearlo, in una nota, è Carlo Bolzonello (Fedriga presidente), che è anche presidente della III Commissione. "Cure palliative e fine vita sono ancora al centro di un intenso dibattito regionale anche se l'esercizio dei diritti fondamentali rientra nella competenza esclusiva del legislatore statale - continua Bolzonello -: in attesa di una disciplina nazionale in tema di procedure e tempi di applicazione dei diritti già individuati e della titolarità, è giusto procedere con approfondimenti di una certa complessità, perché è la questione stessa a sottoporre aspetti profondi. Pensiamo solo alle modalità di accesso alla morte assistita".

"Come ribadito anche dall'Avvocatura Generale dello Stato - ricorda l'esponente di Fp - data la sua incidenza su aspetti essenziali dell'identità e della integrità della persona e per ragioni imperative di eguaglianza, una normativa in tema di disposizioni di volontà relative ai trattamenti sanitari, nella fase terminale della vita, necessita di uniformità di trattamento sul territorio nazionale".

"C'è la necessità - aggiunge il presidente della III Commissione - di rafforzare l'alleanza tra le famiglie e il mondo della sanità per individuare percorsi propri del malato e di attivare dei tavoli di valutazione medica omogenei, con percorsi certi, al fine di elaborare procedure uniformi, per potenziare le cure palliative e nei casi previsti giungere alla sedazione profonda e monitorare il rispetto della legge, al fine di fermare qualsiasi forma di accanimento terapeutico". Tutti concetti che il consigliere Bolzonello ha riassunto nel testo di una mozione, protocollata e all'ordine dei lavori del Consiglio regionale della prossima settimana, contenente anche un invito rivolto al Parlamento a operare nelle sue competenze per potenziare le cure palliative e trovare le adeguate risorse economiche.

"Ritengo doveroso ricordare - sottolinea ancora il consigliere - che la tanto menzionata sentenza della Corte Costituzionale del 2019 non ha affermato, o riconosciuto, un diritto incondizionato al suicidio, ma solo la facoltà per una persona pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, per lei fonte di sofferenze fisiche o psicologiche, di far accertare, dalle strutture del sistema sanitario, la presenza dei requisiti indicati nella sentenza della Corte Costituzionale".

"Su un altro aspetto la sentenza è particolarmente chiara - conclude Bolzonello -: l'adeguatezza di informazioni per il paziente in ordine alle possibili soluzioni alternative, con particolare riguardo all'accesso alle cure palliative e non la semplice segnalazione della loro esistenza". ACON/COM/fa



  • Carlo Bolzonello (Fedriga presidente)
    Carlo Bolzonello (Fedriga presidente)