FRIULANO. NOVELLI (FI): GRAVE ERRORE BOCCIATURA MESSALE DA CEI
(ACON) Trieste, 17 nov - "Accanto al processo di secolarizzazione
in atto, a volte sembra che le alte sfere della Chiesa escogitino
nuovi modi per allontanare i fedeli, anziché riavvicinarli: la
Conferenza episcopale boccia il messale in friulano. Perché?
Esistono lingue più gradite di altre? Il friulano non è
considerato una lingua degna? Vorrei capire i reali motivi di
quello che sembra un atto discriminatorio o, nella migliore delle
ipotesi, un errore di valutazione".
Così, in una nota, il consigliere regionale Roberto Novelli
(FI)che prosegue: "leggiamo, non senza dolore, una brutta pagina
della Chiesa. A questo punto, la prima cosa da fare è capire cosa
ci sia a monte. Prendo atto del fatto che non sono l'unico a
considerare poco logica la scelta della Conferenza episcopale".
"Per logica, il tema è sempre quello che riguarda le parlate
locali. Il friulano - spiega il forzista - è a tutti gli effetti
una lingua quindi non si creerebbe alcun precedente legato
all'introduzione dei dialetti. Si celebra la messa in italiano e
in sloveno, giusto si possa fare anche in friulano".
"Le nostre radici - conclude Novelli - sono cristiane e servono
azioni che rafforzino il senso di appartenenza e l'orgoglio
identitario. Leggiamo di aperture ben più bizzarre da parte della
Chiesa: sul friulano auspico un ravvedimento, proprio perché
parliamo di una lingua, non di un dialetto".
ACON/COM/li