SALUTE. MAURMAIR (FDI): PUNTO NASCITA S.VITO, AGITO PER EVITARE RISCHI
(ACON) Trieste, 17 nov - "Sulla sospensione del servizio del
punto nascita di San Vito al Tagliamento è doveroso fare
chiarezza al fine di riportare alla realtà dei fatti quanto
deciso dal direttore generale dell'Azienda sanitaria del Friuli
Occidentale".
Esordisce così, nella sua nota, il consigliere di Fratelli
d'Italia Markus Maurmair.
"La costante diminuzione delle nascite - spiega poi - comporta
tra le tante difficoltà sociali anche gravi conseguenze dal punto
di vista della sicurezza dei parti. A riconferma di questo la
circostanza oggettiva che minore è la casistica affrontata da
medici e infermieri maggiore è il rischio di parti con
complicanze per la madre e i neonati".
"Tale evidenza è stata tradotta in provvedimenti organizzativi
che impongono dei limiti minimi al di sotto dei quali è disposta
la chiusura dei centri di nascita - aggiunge Maurmair -. In
particolare al di sotto dei 1.000 nati per anno è prevista la
continuità del servizio, ma in deroga e al mancato superamento
dei 500 casi è disposta la sospensione del servizio".
"Oggi San Vito al Tagliamento si trova al di sopra della soglia
dei 500 per anno per una manciata di nascite - sottolinea il
consigliere -. La realtà è che con il numero complessivo di parti
di questi anni sarebbe auspicabile un solo punto nascita in
provincia di Pordenone così da garantire la massima sicurezza,
che è ciò che tutti dovremmo desiderare. Tanto più che già oggi
le casistiche con criticità sono programmati o trasferiti nel
solo ospedale del capoluogo di provincia dotato della
strumentazione necessaria".
A fronte di questa situazione, fa sapere Maurmair, "si è aggiunta
una richiesta espressa da parte della primaria del reparto di San
Vito al Tagliamento che ha espressamente chiesto la sospensione
del servizio per evitare rischi e responsabilità in caso di parti
con complicanze, cioè è stato chiesto di intervenire per
garantire la sicurezza di madri e neonati".
"Il dirigente dell'Asfo - prosegue - non ha potuto fare altro che
prendere atto della richiesta anche perché nell'evidenza della
ristrettezza del personale medico e infermieristico aveva
provveduto a coprire con dei "gettonisti" le lacune ma è del
tutto evidente che non era venuto meno il rischio di possibili
complicanze". "A fronte di questa sospensione, che per onestà
intellettuale e opportunità di servizio, dovremmo chiedere
divenga permanente, sarà possibile avere dei vantaggi che
andranno consolidati" precisa.
"Innanzitutto una volta completati i lavori del nuovo ospedale di
Pordenone, si dovrà giungere a un unico punto nascita per il
Friuli Occidentale così da superare quella soglia del migliaio di
nascite all'anno che sono presupposto alla maggiore sicurezza e
cura di un momento così delicato come quando si mette al mondo un
figlio" riferisce Maurmair.
"In secondo luogo - scrive ancora nella nota - le professionalità
che non copriranno un'apertura a 24 ore al giorno del servizio a
San Vito al Tagliamento potranno essere messe al servizio dei
servizi pre e post parto nella stessa struttura che, è opportuno
sottolinearlo, non sarà destrutturato ma anzi si arricchirà di
servizi che oggi non sempre possono essere garantiti con
continuità".
Il consigliere di FdI conclude: "A fronte delle inevitabili
fibrillazioni e polemiche che posso comprendere rispetto alla
strumentalizzazione che può derivare da quanto deciso dalla
dirigenza dell'AsFO l'invito che va fatto è a comprendere quanto
stia cambiando la reale necessità dei servizi sanitari da parte
della popolazione che dovrebbe sempre pretendere prima di tutto
sicurezza nelle prestazioni ricevute".
ACON/COM/mt