XII LEGISLATURA: SU 126 LEGGI APPROVATE BEN 93 PRESENTATE DALLA GIUNTA
(ACON) Trieste, 21 nov - Sono state 126 le leggi approvate nella
XII legislatura, tra queste si sono confermate prevalenti quelle
di iniziativa giuntale (93 leggi, che rappresentano il 74% del
totale). Per quanto riguarda la funzione emendativa, si è
accentuata ulteriormente la tendenza, già registrata nelle
legislature precedenti, a presentare gli emendamenti
prevalentemente in Assemblea (89%) piuttosto che in Commissione,
dove però la percentuale di approvazione è nettamente maggiore
(80% nell'intera legislatura rispetto al 34,7% in Aula). La
diversa percentuale di approvazione nelle due diverse sedi può
trovare una spiegazione analizzando i soggetti presentatori: la
Giunta regionale, pur preferendo l'Assemblea, ha presentato i
suoi emendamenti in entrambe le sedi, dove ha ottenuto un
altissimo tasso di approvazione.
Sono questi alcuni dei dati emersi dalla relazione del Comitato
per la legislazione, il controllo e la valutazione (Clcv) che ha
presentato all'Aula il Rapporto sulla legislazione e sulle altre
attività consiliari e sulla fine della XII legislatura
(2018-2013) a firma del presidente Roberto Cosolini (Pd) e Igor
Treleani (FdI).
Al centro del dibattito i rapporti tra legislativo ed esecutivo
con l'attività di sindacato ispettivo che ha registrato un calo
rispetto alle tre legislature precedenti in termini di atti
presentati, ma un aumento del tasso di evasione da parte della
Giunta. In particolare, rispetto all'XI legislatura, diminuiscono
gli atti di sindacato ispettivo presentati (da 2.550 a 2.140 atti
complessivi), con un notevole aumento delle sole interrogazioni a
risposta immediata (da 733 a 1.024). Il tasso di evasione
complessivo degli atti di sindacato ispettivo è stato del 66%, in
netto rialzo rispetto alle legislature precedenti (38% nella IX,
47% nella X e 54% nell'XI legislatura).
Il risultato migliore è ottenuto dalle interrogazioni a risposta
immediata (le Iri del Question time), con un tasso di evasione
del 92%. Risulta però rilevante anche l'aumento del tasso di
evasione dell'interrogazioni a risposta orale (iro, dal 37%
dell'XI legislatura al 50% della XII legislatura) a seguito del
ricorso alla risposta in Commissione che, di fatto, costituisce
una novità rispetto alle precedenti legislature in cui non aveva
avuto una rilevanza applicativa.
Infine, passando alle attività di controllo sull'attuazione delle
leggi e valutazione degli effetti delle politiche regionali,
nella XII legislatura sono state approvate 12 leggi corredate da
clausola valutativa.
A conclusione della lettura della sintesi, Treleani è intervenuto
sottolineando come "i dati sono condizionati a causa della
pandemia Covid. Ciònonostate, nella passata legislatura c'è stata
una buonissima produzione legislativa, a prevalenza di Giunta,
che ha riguardato in particolare la semplificazione legislativa
ma anche importanti leggi organiche e di settore".
"È emersa - ha proseguito il meloniano - la prevalenza di
emendamenti in Aula rispetto alla Commissione: ricorrere allo
strumento dell'ultimo momento per la presentazione di questi atti
può accadere ma sarebbe opportuno iniziare a lavorare da un
passaggio in Commissione. Inoltre, in merito al contenzioso
costituzionale delle 126 leggi regionali approvate, il Governo ha
impugnato con ricorso alla Corte Costituzionale solo 9 leggi,
pari al 7%. Emergono, infine, due importanti indicazioni: la
prima legata al concetto di tempo, con la necessità da parte del
legislatore di intervenire in maniera sempre più snella e veloce;
il secondo legato al concetto della semplificazione, che risulta
essere sempre più necessaria per rendere più efficace la nostra
azione".
"Non possiamo restare sereni visti i numeri che emergono da
questo documento" ha sottolineato Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg), citando ad esempio "il numero degli ordini del giorno del
2022, quando dei 1266 presentati solo 35 hanno prodotto esito
legislativo; degli emendamenti del 2022 che sono stati 204 da
parte della Giunta con 201 approvazioni, della Maggioranza 334
con 215 con esito favorevole, 759 dall'Opposizione con
approvazione di solo 50. Numeri che dimostrano come il dibattito
tra le due componenti sia fra sordi".
"Mi soffermo - ha sottolineato Massimiliano Pozzo (Pd) - su un
dato che ritengo negativo: c'è una grande prevalenza
dell'attività dell'Esecutivo a discapito degli spazi lasciati
all'Assemblea legislativa e alle sue Commissioni. Proprio per
questo ritengo che, come consiglieri regionali sia di Maggioranza
che di Opposizione, dovremmo interrogarci sulla scarsa attenzione
riservata all'Aula e sul reale spazio di manovra, valutando anche
gli strumenti a disposizione per fare produzione legislativa".
A fargli eco Francesco Martines (Pd) che ha ricordato come "il
ruolo svolto sia nei Consigli comunali che in quello regionale è
stato notevolmente svilito dall'elezione diretta dal sindaco o
dal presidente. Per questo sarebbe opportuno pensare a delle
norme dove si danno più poteri al Consiglio che, nella sua
totalità, è l'organo che rappresenta i cittadini, permettendo
così agli eletti di poter avere un maggiore protagonismo positivo
con strumenti appositi e con uffici a disposizione che permettano
di proporre degli atti concreti, delle leggi che rappresentano le
istanze dei cittadini".
"Nel documento - ha commentato Diego Moretti (Pd) - si parla di
interventi sulla semplificazione, mi pare però che di
semplificazione ce ne sia stata ben poca. Il calo della
produzione legislativa, invece, passa anche dalla minore
convocazione delle Commissioni, tendenza anche di questa XIII
legislatura che non fa ben sperare, neppure in merito alla better
regulation. Un'ultima questione riguarda il fatto che i disegni
di legge sono in netta predominanza sulle proposte di legge: a
tal proposito, credo sia necessario dotare il Consiglio regionale
di una struttura legislativa che aiuti i gruppi, soprattutto
quelli di Opposizione che sono impossibilitati ad accedere agli
uffici, a scrivere delle leggi".
Cosolini, in fase di replica, si è soffermato su alcune questioni
tra le quali la necessità di incrementare la qualità legislativa,
sottolineando come "sia importante intervenire sul rafforzamento
della strumentazione a disposizione dei gruppi consiliari per
poter svolgere il loro ruolo - aspetto che riguarda non solo
Maggioranza e Opposizione bensì la tutela della funzione
dell'Assemblea legislativa e che, per questo, meriti la nostra
massima attenzione - sulla pericolosità della tendenza a ridurre
il numero degli atti sottoposti al parere delle Commissioni e,
infine, sulla necessità di riequilibrare a vantaggio delle
Commissioni la sede in cui si vedono gli emendamenti più
significativi rispetto all'ultimo minuto dell'Aula che non
permette gli approfondimenti necessari".
ACON/LI