ISRAELE-HAMAS. IL DIBATTITO IN CR SULLE MOZIONI MORETTI E CABIBBO
(ACON) Trieste, 21 nov - Lungo e articolato il dibattito
mattutino in Consiglio regionale sulle mozioni relative al Medio
Oriente, con l'intervento di numerosi consiglieri, prima che si
arrivasse al testo unitario approvato nel pomeriggio a
larghissima maggioranza.
A sostegno della mozione Moretti, sottoscritta da tutte le
Opposizioni, Francesco Russo (Pd) ha osservato che "il nostro
mondo ci porta a essere polarizzati, a schierarci, ma in questo
caso non dobbiamo rinchiuderci in due armate: io dopo il 7
ottobre sono stato in piazza con la comunità ebraica, ma anche
con i musulmani che piangevano la morte di civili innocenti.
Schieriamoci decisamente, sì, ma per la pace. Non voterei contro
la mozione del Centrodestra, ma da quando è stata scritta le cose
sono cambiate: ora si soffre anche per i civili innocenti di
Gaza".
Nel sottoscrivere lo stesso testo di Moretti, Rosaria Capozzi
(M5S) ha voluto "riconoscere il diritto di difesa di Israele" ma
ha chiesto "che lo faccia tutelando la popolazione civile nel
rispetto del diritto internazionale: uno Stato non può rispondere
alla barbarie con la barbarie. Diciamo no al'antisemitismo e no
alla mai sopita islamofobia dell'Occidente". "Siamo tutti
sconvolti da quanto accaduto il 6 e 7 ottobre - ha rimarcato
Furio Honsell di Open - ma adesso possiamo solo auspicare il
cessate il fuoco. Non posso condividere la mozione del
Centrodestra che non fa nemmeno un cenno alla sofferenza seguita
alla reazione israeliana". Honsell ha anche ricordato che
"Amnesty international parla da tempo di apartheid israeliano
contro i palestinesi, con chiare condotte di doppio standard in
quel Paese".
Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'autonomia-Civica
Fvg, nel premettere che "nulla può giustificare l'attacco del 7
ottobre", ha ricordato alcuni numeri che documentano "le
difficilissime condizioni di vita della popolazione palestinese a
Gaza: 81% di poveri, 95% di persone senza acqua pulita" prima di
ricordare che "le organizzazioni internazionali parlano di più di
11mila vittime civili a Gaza, tra cui 4506 bambini: una
situazione inaccettabile". "Gli atti di Hamas sono da condannare
con la massima fermezza - ha ribadito Serena Pellegrino (Avs) -
ma non si può non vedere quel che sta accadendo, e cioè la furia
sproporzionata dell'esercito israeliano che va oltre il diritto
umanitario. Noi di Avs siamo sempre al fianco di Israele e di chi
vuole due popoli e due Stati in quel territorio".
"Non sono riuscito a trovare la parola Palestina nella mozione di
Cabibbo - ha osservato il dem Francesco Martines -: sembra che
non esista né la questione palestinese né il popolo palestinese,
sembra che non ci sia stata una reazione israeliana. Ma anche in
Israele ci sono polemiche contro il Governo da parte di chi
sostiene che abbia avuto una reazione spropositata".
Il collega del Pd Roberto Cosolini ha ribadito "che bisogna
distinguere tra popolo palestinese e Hamas" e ha lanciato un
appello al governatore Fedriga: "Sarebbe un bel segnale se
quest'aula riuscisse a esprimersi in modo condiviso, anche se noi
comunque non voteremo contro la mozione di Cabibbo". Cosolini ha
anche ricordato al presidente della Regione di essere stato
presente alla manifestazione pro-Israele dopo gli attacchi e di
aver "difeso la sua scelta di proiettare la bandiera israeliana
sul palazzo della Regione". Enrico Bullian (Patto-Civica) ha
chiuso gli interventi dell'Opposizione ribadendo "il ripudio
dell'antisemitismo" e giudicando "non sbagliata ma monca la
mozione di Cabibbo, in quanto non tiene conto di una parte del
problema".
Per la Maggioranza, a sostegno della mozione Cabibbo si è
schierato Claudio Giacomelli, capogruppo di Fratelli d'Italia:
"Non credo che il 7 ottobre sia stato compiuto un atto di guerra,
ma molto peggio: infiltrarsi nelle case per uccidere e torturare
i civili, rapire per fare ostaggi, va al di là della guerra.
Dunque sì a una tregua umanitaria, ma no a un cessate il fuoco
perché significherebbe la resa di Israele, con Hamas che continua
a esistere e a governare su quell'area. E ricordo che la prima a
disinteressarsi della vita dei civili palestinesi è Hamas: in 500
km di tunnel non c'è un solo rifugio antiaereo per i civili".
Giacomelli ha anche riconosciuto "che nessuno può dentro di sé
non sentire dolore nel vedere le immagini dei civili che muoiono
in questi giorni".
Sempre sul fronte della Maggioranza, Roberto Novelli (FI) ha
ricordato che "Israele ha portato la democrazia in un'area del
mondo spesso soggiogata da un potere teocratico violento, specie
con le donne. I terroristi del 7 ottobre hanno inneggiato ad
Allah e non alla Palestina. Dall'altra parte c'è uno Stato che
reagisce e vuole proteggersi: certo, la reazione non ci lascia
indifferenti e ci pone delle domande, ma dobbiamo ricordare
l'azione che va avanti da decenni per distruggere e annullare il
popolo ebraico, che ha già avuto 6 milioni di morti, non
dimentichiamolo".
(2/fine)
ACON/FA