ISRAELE-HAMAS. CAPOZZI (M5S): UNICA SOLUZIONE DUE POPOLI IN DUE STATI
(ACON) Trieste, 21 nov - "Come Movimento 5 Stelle abbiamo
condannato fermamente l'atroce attacco di Hamas all'indomani del
7 ottobre, che ci ha fatto nuovamente sprofondare nel dramma
della guerra che affligge la Striscia di Gaza da quasi un secolo.
Non avremmo più voluto assistere all'ennesima operazione
militare, da nessuna delle parti che si contende quel prezioso
fazzoletto di terra".
Lo afferma in una nota Rosaria Capozzi, consigliera regionale del
Movimento 5 Stelle, a margine del suo intervento in Aula alla
mozione unitaria sull'attacco subito da Israele tra il 6 e il 7
ottobre scorso da parte di Hamas.
"C'è la responsabilità grave della comunità internazionale di
aver lasciato languire per trent'anni il processo di pace -
prosegue la Capozzi - e per aver sottovalutato i rischi per
Israele derivanti dalle pericolose politiche estremiste e
oltranziste di Netanyahu che hanno alimentato gli estremisti di
Hamas e marginalizzato i moderati di Abu Mazen. Ma quest'assenza,
questo vuoto di pace e di giustizia, non deve giustificare la
violenza e la guerra che sta dilagando. Per questo, pur
confermando il diritto di autodeterminazione del popolo
palestinese resta ferma la condanna all'operazione militare di
Hamas, che non è tutto il popolo palestinese".
"Lo abbiamo sempre detto che quella non è la strada che porta al
riconoscimento dei diritti dei palestinesi, anzi quella strada -
aggiunge la pentastellata - non fa altro che demolire diritti e
distrugge la strada della pace. Israele aveva dal suo canto il
diritto e il dovere di difendersi, ma nel rispetto delle
Convenzioni di Ginevra che impongono la tutela dei civili e delle
popolazioni inermi. Una cosa è smantellare Hamas con
un'operazione antiterrorismo condotta con azioni mirate, un'altra
è rispondere con un assedio totale e un attacco indiscriminato
contro civili innocenti che l'Onu ha qualificato come una
punizione collettiva che viola il diritto internazionale".
"Israele non può rispondere con barbarie alla barbarie
terroristica, altrimenti che differenza ci sarebbe tra uno Stato
civile e democratico e un gruppo terroristico? Per fermare questa
ondata di violenza si deve ripartire da quando sancito dalle
Nazioni Unite, dopo la fine del secondo conflitto mondiale,
quando con gli accordi di Oslo (1993) venne affermato il concetto
di due Stati per due popoli. Siamo preoccupatissimi - così ancora
l'esponente di Opposizione - per i rigurgiti di antisemitismo,
per la mai sopita islamofobia in tutto l'occidente. Ci deve
essere comune impegno a lavorare per estirpare ogni politica di
intolleranza razziale e religiosa, affinché le nuove generazioni
non si lascino traportare da un clima di odio e violenza".
"In questo momento, bisogna evitare ogni tifoseria volta soltanto
ad acuire gli animi di chi non vuole tendere ad un processo di
pace. Abbiamo anche in questo consesso la responsabilità politica
di trasmettere un messaggio di pace e di immediata interruzione
del conflitto. In maniera evidente ha perso la pace, ha perso la
diplomazia e le uniche vittime - chiosa la Capozzi - sono i
numerosi cittadini e bambini che hanno perso la vita".
ACON/COM/rcm