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SALUTE. OK UNANIME AULA A MOZIONE DEM SU PAYBACK DISPOSITIVI MEDICI

21.11.2023
19:14
(ACON) Trieste, 21 nov - Aula compatta, dopo il via libera concesso anche dalla Giunta regionale, nei confronti del dispositivo che mira a far fronte, come evidenziato dai proponenti, all'allarme nazionale legato al meccanismo di payback che tocca le aziende produttrici di dispositivi medici, rischiando di provocare una possibile interruzione delle forniture necessarie ai Servizi sanitari anche in Friuli Venezia Giulia.

Il Consiglio regionale, presieduto da Mauro Bordin, ha dunque approvato all'unanimità la mozione "Payback dispositivi medici: salvaguardare la continuità e la qualità delle forniture e la tenuta del comparto produttivo", impegnando l'Esecutivo a intervenire nei confronti del Governo nazionale per supportare le imprese fornitrici e tutelare, al tempo stesso, anche l'occupazione.

L'istanza era stata presentata da Roberto Cosolini (Pd), insieme ai colleghi dem Diego Moretti, Manuela Celotti, Nicola Conficoni, Laura Fasiolo e Francesco Martines, alle firme dei quali si sono aggiunte successivamente anche quelle di Serena Pellegrino (Avs) e Rosaria Capozzi (M5S).

Il documento, illustrato dal primo firmatario, ha comunque raggiunto il momento del voto recando alcune modifiche emendative, dovute sia a evoluzioni della problematica che hanno suggerito la soppressione dei primi tre commi originali, sia a esplicite richieste avanzate dall'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi.

Il provvedimento impegna così la Giunta a "richiedere a Roma un ulteriore rinvio dei termini di pagamento entro il quale le imprese fornitrici sono tenute ad adempiere all'obbligo di ripiano e a farsi parte attiva per il superamento del sistema del payback che impone loro - ha spiegato Cosolini - di contribuire a pagare gli sforamenti dei tetti di spesa regionale dal 2015 in poi. Un intervento di regolazione del mercato volto a contenere la spesa pubblica che rischia, tuttavia, di mettere in crisi le piccole e le medie imprese, alle quali sono richiesti importi spesso così ingenti da superare persino il fatturato lordo di un anno".

"Le richieste avanzate per gli anni dal 2015 al 2018 - ha quindi dettagliato - consistono in quasi 128 milioni di euro, legati a un'autentica norma capestro. Richiedere una contribuzione di questo tipo significa due cose: mettere in crisi centinaia di realtà specializzate e portare a un black out delle forniture con ricadute sul funzionamento quotidiano del Sistema sanitario. Inoltre, aggiungiamo anche una richiesta di rinvio del termine per l'invio dei dati relativi agli sforamenti dal 2019 al 2021 per prendere il tempo necessario verso una revisione e attendere, al tempo stesso, anche l'esito dei procedimenti nei numerosi Tribunali amministrativi chiamati in causa dalle aziende".

Nel corso della discussione generale, la pentastellata Capozzi ha evidenziato "le conseguenze devastanti sull'operatività delle micro e medie imprese, chiamate a pagare somme superiori rispetto i ricavi. Ormai, molte non partecipano neppure ai bandi per paura e si rischiano importanti carenze di scorte".

Sempre in ambito di Gruppo Misto, Pellegrino ha parlato di "tema vitale per decine di aziende e centinaia di lavoratori della regione, mentre i cittadini si vedono sfilare pezzi di welfare. La norma è nazionale, ma la scelta di non procedere con le compensazioni può essere regionale in attesa di una rettifica da parte del Parlamento. È comunque iniqua, strumento per strozzare il servizio pubblico a favore di quello privato, permettendo la sopravvivenza solo dei colossi multinazionali".

L'assessore Riccardi, dal canto suo, ha aggiornato l'Assemblea legislativa sui più recenti passi compiuti per tutelare i fornitori e su una serie di soluzioni già predisposte, per poi descrivere anche l'evoluzione storica del dispositivo iniziata nel lontano 2011. "Il Governo nazionale - ha altresì rimarcato - ha concesso alle Regioni un finanziamento straordinario di un miliardo e 85 milioni di euro per compensare l'impatto del payback".

"Quello che conta - ha commentato in conclusione Cosolini, dopo aver accettato le proposte emendative giuntali e aver aggiunto le proprie - è che ci sia una presa in carico del problema, la finalità originaria della mozione". ACON/DB



  • Manuela Celotti (Pd)
    Manuela Celotti (Pd)
  • Roberto Cosolini (Pd)
    Roberto Cosolini (Pd)
  • I banchi della Minoranza
    I banchi della Minoranza
  • Serena Pellegrino (Avs) e Rosaria Capozzi (M5S)
    Serena Pellegrino (Avs) e Rosaria Capozzi (M5S)
  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)
  • Rosaria Capozzi (M5S) e Laura Fasiolo (Pd)
    Rosaria Capozzi (M5S) e Laura Fasiolo (Pd)
  • L'assessore Fvg alla Salute, Riccardo Riccardi
    L'assessore Fvg alla Salute, Riccardo Riccardi