AMBIENTE. POZZO (PD): GIUNTA GESTISCE RISCHI TAGLIAMENTO SOLO A PAROLE
(ACON) Trieste, 22 nov - "La Giunta Fedriga non può pensare di
gestire preoccupanti rischi idrogeologici e le alluvioni con
dichiarazioni e comunicati. Servono azioni conseguenti alle
dichiarazioni e serve il necessario coinvolgimento delle
istituzioni locali e delle comunità, tutte cose mancate nella
gestione del Tagliamento".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Massimiliano
Pozzo (Partito democratico) a margine della risposta
all'interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta
regionale di rendere noto lo stato dell'arte per l'attuazione del
piano di gestione rischio alluvioni.
"Abbiamo appreso dalle dichiarazioni del viceministro Gava sui
media - spiega il consigliere - che il piano di gestione del
rischio alluvioni, approvato in Autorità di Bacino a fine 2021 e
contenente interventi per la mitigazione del rischio di
esondazione e per la messa in sicurezza di tutto il corso del
Tagliamento, sarà modificato. Dalle colonne dei quotidiani locali
apprendiamo dei progetti di nuove opere, come la realizzazione di
un ponte a Dignano".
"Intanto l'assessore regionale all'Ambiente - aggiunge Pozzo -
si affretta a convocare i sindaci, tardivamente, per guardarsi
negli occhi, ma non ha ritenuto di confrontarsi con il Consiglio
regionale e con la commissione consiliare competente".
"Va ricordato che Scoccimarro siede sulla poltrona di assessore
all'Ambiente da ormai sei anni e che la Regione deve rispondere
degli interventi fatti e di quelli non realizzati, compreso
quanto è stato attuato o meno dall'approvazione del piano del
2021, votato dallo stesso Scoccimarro. Ha forse cambiato idea? E
cosa ha portato avanti in questi due anni?" si chiede il
rappresentante dem.
"Se ci sono novità sul piano e sulle opere allora vengano
condivise con sindaci e territori che si affacciano sul
Tagliamento e, in particolare, chiediamo che si proceda in
maniera prioritaria con la messa in sicurezza - conclude Pozzo -.
Non sia l'aria fritta la risposta alle ansie e preoccupazioni dei
comuni che si affacciano sul Tagliamento".
ACON/COM/mt