QUESTION TIME. NASCITE SAN VITO, DISABILI, PROT.CIVILE E ACCIAIERIA
(ACON) Trieste, 22 nov - Dalla querelle legata alla chiusura
del Punto nascita dell'ospedale di San Vito al Tagliamento, al
dietista auspicato per il Centro disabili gravi e gravissimi di
Udine; dalle ricette rosse per erogare prestazioni sanitarie e
farmaceutiche agli ospiti del Centro di accoglienza Richiedenti
asilo di Gradisca d'Isonzo; dalle azioni per un rilancio della
Medicina generale fino alla tutela della sicurezza dei volontari
della Protezione civile e alle nuove dotazioni per le attività di
antincendio boschivo. Senza dimenticare un balzo tematico nel
comparto delle Attività produttive per fare il punto sugli studi
commissionati alla luce dell'ipotesi di acciaieria da realizzarsi
nella zona industriale dell'Aussa-Corno.
Sono state queste le tematiche principali sulle quali era
chiamato a esprimersi, per diretta competenza, l'assessore
regionale a Salute, Politiche sociali, Disabilità e Protezione
civile, Riccardo Riccardi, nel corso della seconda parte del
Question time che ha caratterizzato gli odierni lavori dell'Aula
a Trieste.
La sequenza delle interrogazioni a risposta immediata alla Giunta
(Iri) ha preso il via proprio dall'ambito di pertinenza
dell'assessore Sergio Emidio Bini, per il quale Riccardi ha
risposto a Francesco Martines (Pd) che chiedeva se fossero
terminate (e, in caso positivo, quando fosse prevista la
diffusione dei risultati) le attività di approfondimento disposte
per l'area dell'Aussa-Corno "sulle quali si è investito molto -
ha spiegato il consigliere, dopo aver appreso il dettaglio delle
valutazioni affidate ad aziende, atenei e laboratori - con un
notevole numero di incarichi che, in ogni caso, andrebbero
utilizzati maniera produttiva ed efficace".
Sette, invece, i quesiti strettamente legati al tema della salute
sui quali Riccardi ha avuto modo di spaziare attraverso svariati
contesti. A partire dalla richiesta similarmente avanzata da
Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) e Nicola Conficoni
(Pd) che chiedevano lumi riguardo le motivazioni alla base della
chiusura del Punto nascita dell'ospedale di San Vito. "Un
riferimento sicuro per il territorio pordenonese - ha obiettato
Putto - sul cui mantenimento in servizio l'Esecutivo aveva
fornito, prima delle elezioni regionali, ampie rassicurazioni. Ci
sono margini per riaprire? Solo San Vito è destinato a
chiudere?". Anche Conficoni si è concentrato sulle "dichiarazioni
di Fedriga dello stesso assessore che, più volte, avevano
smentito la possibilità nel corso della passata Legislatura.
Pochi mesi dopo il voto, tuttavia, è arrivata la decisione di
tagliare il servizio, suscitando le proteste del territorio.
Siccome è attualmente in atto una sospensione - ha precisato -
vogliamo sapere se e quando verrà riattivato questo apprezzato
centro".
A tale proposito, Riccardi ha sottolineato le motivazioni che
hanno reso necessario il provvedimento "tra condizioni di lavoro
estenuanti con la difficoltà di operare in un setting a elevato
rischio clinico e a rilevante impatto sociale in assenza di
un'equipe consolidata con presenza rilevante di gettonisti. È
emerso un crescente stato di preoccupazione, poi diventata ansia,
tra i pochi ginecologi di San Vito". Quindi, ha spiegato "la
proposta organizzativa del primario interessato, da considerarsi
momentanea in attesa di giungere a un numero sufficiente di
medici. Non servono riforme, ma una nuova programmazione
dell'esistente per decidere se capire davvero ciò che serve o
lasciare che, inevitabilmente, i servizi continuino a costare di
più e a rispondere di meno".
Nel soddisfare un'istanza presentata da Simona Liguori
(Patto-Civica) sulla necessità della figura professionale del
dietista per il Centro disabili udinese, Riccardi ha rimarcato le
qualità dei servizi offerti da una struttura "importante
riferimento regionale con costanti richieste di accoglienza e
inserimento anche da territori diversi. Qui vengono garantite le
esigenze particolari per i casi di maggiore complessità, mentre è
stata completata la procedura di gara per il servizio di
ristorazione: il nuovo fornitore prenderà il via nel 2024".
Passando alle ricette rosse per gli ospiti del Cara, è stato
indicato alla pentastellata Rosaria Capozzi (che ha parlato di
"meccanismo comunque farraginoso che incide anche su un Sistema
sanitario locale già contratto e che va alleggerito") l'iter
vincolante al quale è necessario sottostare.
Laura Fasiolo (Pd) ha introdotto, dal canto suo, il concetto di
Ambulatorio sperimentale di assistenza primaria (Asap) "a
supporto di chi rimane senza riferimento professionale diretto.
Un'iniziativa necessaria e ineludibile, ma che non può essere
considerata definitiva per un rapporto fiduciario e di continuità
con il medico". A lei Riccardi ha risposto elencando tutte le
iniziative già intraprese in previsione dei picchi di
pensionamenti tra borse di studio, risorse stanziate e problemi
di attrattività
Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) ha spostato
l'attenzione sulla protezione civile, in particolare su sicurezza
sul lavoro, tutele dei volontari, responsabilità connesse ai
ruoli di coordinamento e alle filiere di gestione delle attività,
citando i gravi lutti che hanno provocato "un dibattito interno
ed esterno alla Pc, sbocciato in una sospensione delle attività,
tra criticità della struttura normativa in seguito alle sanzioni
commisurate e il dibattito della sussidiarietà per evitare la
cancellazione del volontariato". In tal senso, ribadendo il
valore storico e sociale "di un'esperienza straordinaria che non
può essere archiviata", Riccardi ha citato "la lettura da parte
della Procura della Repubblica: il Parlamento faccia il suo corso
e i ministeri competenti comprendano".
Infine, al capogruppo del Partito democratico, Diego Moretti
("Inadeguatezza delle nuove dotazioni di antincendio boschivo per
i volontari della Protezione civile e sospensione dell'utilizzo
delle stesse da parte delle squadre comunali. Quale l'esito
dell'accertamento disposto?"), è stato comunicato che, proprio a
partire dalla data odierna, è stato disposto lo svincolo della
sospensione dopo aver provveduto alle opportune verifiche di
conformità, dandone comunicazione ai Comuni.
A tre interrogazioni non evase verranno fornite risposte scritte:
una ciascuno per i dem Roberto Cosolini e Manuela Celotti,
rispettivamente per Riccardi stesso e la collega di Alessia
Rosolen, più quella di Enrico Bullian del Patto-Civica per
l'assessore Stefano Zannier.
2 - fine
ACON/DB