AMBIENTE. CARLI (PD): LABORATORIO BARCIS FERMO A ZERO, REGIONE AGISCA
(ACON) Trieste, 22 nov - "A un anno e mezzo dalla sua
costituzione, il Laboratorio del lago di Barcis non ha prodotto
nulla. La norma regionale, appositamente approvata oltre dodici
mesi or sono, aveva stanziato ben 75mila euro per finanziare
imprecisate spese di funzionamento di questo Laboratorio
(composto prevalentemente dai sindaci della Valcellina). Oggi
abbiamo appreso che, dopo oltre un anno, nulla è stato deciso e
che nulla è stato speso. Risale a poco tempo fa, infatti, l'unica
azione compiuta dai componenti: ossia, la nomina di un esperto.
Più di un anno per decidere chi deve decidere".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Andrea Carli
(Pd), prendendo la parola a margine della risposta
all'interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta di
rendere note le novità relative alla progettazione e alla
realizzazione degli interventi di sghiaiamento nel lago di Barcis.
"Il cambiamento climatico in atto impone una rapida decisione in
merito: la Regione si assuma la responsabilità di prendere una
decisione che, finora, non è arrivata dai sindaci facenti parte
del Laboratorio per la necessaria messa in sicurezza
idrogeologica del lago. La risposta all'interrogazione - continua
l'esponente dem - stima in circa 80 milioni di euro il costo
complessivo del progetto, per il quale è stato richiesto
l'utilizzo di fondi relativi al Piano nazionale di interventi
infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico (Pniissi).
Mi auguro che tale progetto possa essere finanziato,
eventualmente attraverso l'utilizzo di risorse regionali, che in
questi anni certamente non scarseggiano, al fine di non dover
attendere altri decenni per vedere la realizzazione di questa
importante opera".
"Da svariati anni - aggiunge ancora l'intervento del Partito
democratico - il lago di Barcis è soggetto a un intenso fenomeno
di interramento, causato dal continuo e progressivo accumulo nel
bacino di materiale alluvionale portato a valle dai torrenti, con
gravi conseguenze sulla sicurezza idrogeologica. Dopo aver
stanziato 75mila euro come anticipo per il funzionamento del
Laboratorio, è stato nominato un esperto che avrebbe dovuto dare
le prime risposte, ma che non ha prodotto alcun risultato utile".
"Vista la situazione che si protrae ormai da anni e che i Comuni
facenti parte del tavolo tecnico (Andreis, Barcis, Cimolais,
Claut, Erto e Casso, nonché Montereale Valcellina) sono in una
fase di stallo, è bene che sia la Regione a farsi carico di una
risoluzione per gli sghiaiamenti del lago. Se la Giunta vuole
attribuire una reale importanza a questi interventi - conclude
Carli - ha tutte le possibilità per mettere in campo le risorse
necessarie, così come ha già fatto con Porto Vecchio a Trieste".
ACON/COM/db