News


FINE VITA. LIGUORI (PAT-CIV): PALLIATIVI E TERAPIA DOLORE NON BASTANO

22.11.2023
19:27
(ACON) Trieste, 22 nov - "Le cure palliative e la terapia del dolore sono un diritto del cittadino. Permettono di affrontare e gestire il fine vita di tante persone affette da patologie con esito infausto. Ne siamo convintamente consapevoli, tanto che con la mozione 15 depositata l'11 luglio scorso, a prima firma della sottoscritta e poi avallata da tutti i Gruppi consiliari di opposizione, chiedeva l'impegno della Giunta a mettere in atto tutte le azioni necessarie per superare le principali criticità presenti in Friuli Venezia Giulia in merito al suddetto diritto di ricevere tali cure in regione".

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Simona Liguori (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), dopo essere intervenuta durante i lavori dell'Assemblea legislativa sul tema del fine vita, aggiungendo che "le cure palliative sono necessarie, ma non sufficienti, nel ricomprendere ogni forma di volontà del malato di autodeterminarsi nel decidere di preservare la propria dignità personale, anche con la possibilità di accedere al suicidio medicalmente assistito".

"Faccio mie - ha sottolineato l'esponente del Patto-Civica - le parole della dottoressa Lucia De Zen, medico palliativista dei bambini, secondo la quale 'le cure palliative molto possono fare, ma non tutto'. Il non voler riconoscere il limite delle cure palliative sembra essere una strategia di attesa a scapito del diritto della persona di decidere per sé stessa. Nella mozione presentata dal Centrodestra è evidente la volontà di prendere tempo, quel tempo che molte volte il malato non ha. Credo che ai pazienti non sia utile un dibattito che mette il diritto alle cure palliative in contrapposizione con il diritto della persona a decidere per sé stessa nel fine vita, anche attraverso il suicidio medicalmente assistito, la cui liceità è sancita all'interno di ben precise condizioni contenuta nella sentenza della Corte costituzionale 242/2019". "Per alcuni malati - conclude Liguori - possono infatti non essere sufficienti risposte quali la desistenza da trattamenti rifiutati dal paziente stesso o ritenuti futili dai sanitari e la sedazione palliativa. Soltanto la persona direttamente interessata, che già è in sofferenza estrema, deve essere messa nelle condizioni di scegliere liberamente come intende congedarsi dalla vita nella maniera che ritiene più dignitosa". ACON/COM/db



  • Simona Liguori (Patto-Civica)
    Simona Liguori (Patto-Civica)