FINE VITA. IL DIBATTITO IN AULA: BOLZONELLO, BULLIAN E FEDRIGA
(ACON) Trieste, 22 nov - Più di tre ore di intenso dibattito
hanno preceduto il voto sulle mozioni relative al fine vita,
espresso in modo palese dopo che la Giunta per il regolamento
aveva bocciato la richiesta delle Opposizioni di procedere con lo
scrutinio segreto.
Carlo Bolzonello (Fp), in qualità di presidente della III
Commissione, ha riassunto l'esito delle audizioni, elencando le
diverse posizioni espresse dai 24 esperti convocati in aula nel
corso di due sedute, prima di spiegare le motivazioni della
mozione che lo vedeva come primo firmatario. "Vogliamo promuovere
- ha detto l'esponente di Maggioranza - la cultura delle cure
palliative e assieme monitorare l'applicazione della legge che
rigetta l'accanimento terapeutico. Per questo invitiamo il
Parlamento a potenziare questo tipo di cure, destinandovi
adeguate risorse economiche".
Sull'altro fronte politico, Enrico Bullian (Patto-Civica) ha
ricordato gli obiettivi della sua mozione, in campo fin dal mese
di luglio: "Il punto di partenza è garantire la libertà di scelta
alle persone che si trovano in una situazione di estrema
sofferenza e che chiedono il suicidio medicalmente assistito,
possibile grazie alla sentenza della Corte Costituzionale".
Un'iniziativa che corre parallela alla legge di iniziativa
popolare promossa dall'associazione Luca Coscioni, auspicata da
Bullian in quanto "il Parlamento finora è rimasto inerte e
dobbiamo costruire un percorso uniforme per i casi che arrivano
all'attenzione delle Aziende sanitarie del Fvg". Subito dopo
Bullian ha lanciato la sua proposta di mediazione - poi rigettata
dalla Maggioranza alla fine del dibattito - assicurando la
disponibilità a ritirare la mozione nel caso il Centrodestra
avesse accolto due emendamenti al testo di Bolzonello: l'auspicio
di applicare in modo uniforme in Fvg quanto previsto dalla
sentenza della Corte e l'appello al Parlamento non solo a
potenziare le cure palliative, ma anche a "legiferare in modo
chiaro e univoco nella materia del fine vita".
A indirizzare la successiva discussione anche l'intervento del
governatore. "Non entro nel merito dei testi - ha premesso
Massimiliano Fedriga - ma la mozione Bullian introduce di fatto
un nuovo Lea, che è materia di competenza nazionale, e questo
sarebbe incostituzionale. La mozione di Maggioranza rientra
invece nelle nostre competenze e parla di cure palliative e
sedazione profonda, il binario che possiamo percorrere. Sarebbe
invece sbagliato brandire bandiere che non possiamo portare".
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ACON/FA