LAVORO. POZZO-CELOTTI (PD): FVG PENSI A RILANCIO POLITICHE INDUSTRIALI
(ACON) Trieste, 24 nov - "La preoccupante situazione
dell'economia e del lavoro che tocca anche i lavoratori del
comparto del mobile non va trascurata, così come le crisi che
stanno coinvolgendo diverse industrie del Friuli Venezia Giulia.
Serve intervenire sulla politica economica e sociale da parte del
Governo centrale ed è necessario pensare a un rilancio delle
politiche industriali da parte di quello regionale".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Massimiliano
Pozzo e Manuela Celotti (Pd), presenti oggi al presidio fuori
dalla Snaidero a Majano per portare la solidarietà dem e
raccogliere le istanze di sindacati e lavoratori.
"Siamo preoccupati per l'economia della regione e del Friuli. Lo
stallo di Wärtsilä, in attesa del tavolo ministeriale della
prossima settimana, la costante difficoltà di Electrolux, i
licenziamenti della Dl Radiators di Moimacco e i 52 dipendenti
che resteranno a piedi dall'Acs di Tavagnacco: sono solo alcune
delle crisi che abbiamo sul territorio regionale. Lo scenario
internazionale - spiegano gli esponenti del Partito democratico -
fa rallentare l'export delle imprese che vendono all'estero, ma
la miriade di piccole-medie aziende, capitale produttivo della
nostra regione, soffre per la debolezza del mercato interno,
legato alle difficoltà delle famiglie dovute a salari bassi,
inflazione e mutui".
"Se per le imprese ci sono difficili nodi da affrontare, come la
transizione energetica, ecologica e tecnologica, per i lavoratori
- prosegue l'intervento - il vero tema resta la qualità del
lavoro. Anche gli ultimi dati mostrano in Fvg precariato e salari
bassi diffusi, soprattutto per giovani e donne".
"A fronte di questa situazione - concludono Pozzo e Celotti - è
prioritario che la Regione studi un serio piano di rilancio delle
politiche industriali. E ora che ci accingiamo a discutere una
manovra che, forse, sarà l'ultima a essere così corposa: è bene
che la Giunta inizi a condividere realmente, e non solo con
azioni di facciata, delle scelte strategiche, individuando
pacchetti di incentivi alla crescita che necessariamente seguano
filoni strutturali e non si disperdano in mille rivoli".
ACON/COM/db