25 NOVEMBRE. HONSELL (OPEN): SERVE PIÙ DI UN GIORNO CONTRO MASCHILISMO
(ACON) Trieste, 24 nov - "Il 25 novembre è la giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
È una giornata che vedrà migliaia di persone manifestare la
propria rabbia e la volontà di emancipazione civile. Ma non è
sufficiente l'impegno di un giorno per modificare la cultura
maschilista che, soprattutto negli ultimi trent'anni, ha favorito
la celebrazione del possesso e un uso consumistico del corpo
della donna".
Lo afferma in una nota Furio Honsell, consigliere regionale di
Open Sinistra Fvg.
"Moltissimo c'è ancora da fare - rimarca Honsell - per eliminare
dalla nostra società i disvalori che conducono a provocare
sofferenze, esercitare violenza e a volte provocare la morte
della donna che si dice di desiderare. Proprio per ridurre queste
sofferenze, come Open Sinistra Fvg abbiamo presentato mesi fa una
mozione al Consiglio regionale per sostenere le associazioni
regionali, come Voce Donna, che offrono supporto e proteggono le
donne sottoposte a violenza".
"Dopo il tragico omicidio di Giulia Cecchettin, il Governo sta
predisponendo l'inasprimento delle norme e opuscoli per informare
le donne sui segnali spia e i sintomi premonitori di violenza. Ma
queste misure - evidenzia il consigliere - non possono essere
risolutive. Il problema si annida nella cultura della nostra
società, che ride delle battute sessiste, giustifica il cat
calling e minimizza il 'Bunga Bunga'. Fino a quando non si
riconoscerà la piena parità, fino a quando il maschio non
riconoscerà nella donna se stesso e non il soggetto debole da
dominare e possedere, la violenza sulle donne sarà sempre
l'opzione per chi non ne rispetta la dignità".
"Da sindaco di Udine promossi, nell'ambito della rete dell'Oms
Città Sane, l'educazione all'affettività. Oggi vi sono proposte
di legge in tal senso, ma la vergogna dell'aula vuota del Senato
che discuteva tale norma chiosa Honsell - non è un segnale
incoraggiante. La strada sarà dunque ancora lunga, fino a quando
il contrasto alla violenza e la parità di genere non sarà
considerato un bene collettivo, responsabilità di ciascuno di
noi".
ACON/COM/rcm