25 NOVEMBRE. PELLEGRINO (AVS): EDUCAZIONE AFFETTIVA UNICA SOLUZIONE
(ACON) Trieste, 25 nov - "Oggi ricorre la Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne,
celebrazione istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni
Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.
Un massacro, però, a vedere i numeri: circa 150 casi all'anno in
Italia".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, ponendo l'accento sui numeri di
femminicidio in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022.
"La vicenda di Giulia Cecchettin - prosegue Pellegrino - ha
scosso in quest'ultimo periodo e in maniera particolare
l'opinione pubblica, ma non possiamo dimenticare che mentre si
attendevano notizie sulle sorti della ragazza, altre due donne
venivano uccise da uomini a loro vicine. Dobbiamo ricostruire una
società con vere politiche di cambiamento, dove i diritti siano
effettivamente di tutti e non di una sola parte, altrimenti
parliamo di privilegi".
"Perché le tristi vicende che ci accompagnano quasi
quotidianamente - così ancora l'esponente di Opposizione - sono
solo la punta di un iceberg che coinvolge tutti noi. I nostri
obblighi si devono tradurre in responsabilità collettiva. Bisogna
stare dalla parte dei più fragili, nel rispetto dell'altro,
dell'uguaglianza e in empatia con chi formalmente viene
considerato persona di serie B, a casa, al lavoro, finanche sotto
le lenzuola".
"Dobbiamo riallineare quel piano inclinato - conclude Pellegrino
- e smettere di girarci dall'altra parte quando qualcuno chiede
il nostro aiuto o quando capiamo di essere in una situazione
difficile e di marginalità. Oggi più che mai, non possiamo più
tacere guardando oltre. Il patriarcato non è più accettabile, in
nessun luogo, nemmeno in quelli dove si determinano le posizioni
di potere. In questo campo, così come nei molti della vita,
bisogna decidere da che parte stare, altrimenti continueremo a
essere complici di crimini e violenze perpetrati sotto i nostri
confortevoli occhi. Bisogna lottare contro la cultura
dell'intolleranza e della supremazia, prima ancora di narrare
stupiti i cadenzati fatti di cronaca nera".
ACON/COM/rcm