BILANCIO. ENTI LOCALI: OK V COMM A MANOVRA, COMUNI SGRAVATI DI 20 MLN
(ACON) Trieste, 27 nov - La V Commissione consiliare,
presieduta da Diego Bernardis (Fp), ha proseguito le attività di
valutazione degli strumenti della manovra di bilancio di fine
anno esprimendo parere favorevole a maggioranza sulle spettanti
parti di competenza relative al comparto Autonomie locali,
Funzione pubblica, Sicurezza e Immigrazione.
L'espressione di voto, manifestata con l'astensione da parte
degli esponenti delle Opposizioni, ha riguardato alcune missioni
della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza
regionale (Defr) 2024 e gli articoli dei disegni di legge 9
(Legge collegata alla manovra di bilancio 2024-26, articolo 8) e
10 (Legge di stabilità 2024, articolo 9), nonché il ddl 11
(Bilancio di previsione per gli anni 2024-26). L'unico giudizio
negativo è arrivato da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e ha
riguardato Defr, ddl 10 e 11.
L'esame preventivo dei documenti ha richiesto la partecipazione
dell'assessore regionale con deleghe specifiche, Pierpaolo
Roberti, che ha preannunciato una serie di emendamenti già
approvati dall'Esecutivo, ma che verranno valutati dall'Assemblea
legislativa solo da mercoledì in poi durante i lavori della I
Commissione integrata.
Tra i vari provvedimenti legati al ddl 9, Roberti ha evidenziato
la sospensione anche per l'esercizio 2024 delle sanzioni Bdap, la
creazione di un tavolo tecnico che definirà gli obblighi di
finanza pubblica delle Comunità per le soglie per il reclutamento
del personale e due proroghe: quella per le progressioni
verticali (al 31-12-2024) e quella per la stabilizzazione del
personale a tempo determinato (al 30-09-2024).
Tra gli emendamenti anticipati per la Collegata, due ulteriori
proroghe per la rendicontazione dei programmi sicurezza per la
creazione delle sale operative (al 31-12-2024) e per il Fondo
sicurezza (sei mesi). Modifiche previste anche alla norma che
riguarda il finanziamento per gli addetti di sicurezza sui mezzi
di Trasporto pubblico locale, nonché all'Imposta locale
immobiliare autonoma (Ilia).
Per quanto concerne invece la Stabilità, Roberti ha menzionato
gli svariati provvedimenti: dalla quota garantita agli enti
locali (1.520.000.000 per il triennio 2024-26), all'integrazione
delle entrate proprie degli stessi con risorse finanziarie
regionali complessive pari a 1.762.738.820 (sempre per il
triennio 2024-26). "La manovra più importante - ha spiegato -
riguarda il concorso finanziario per il sistema delle Autonomie
locali con la riduzione del contributo richiesto ai Comuni da 69
milioni a poco più di 49: 20 milioni di riduzione calcolati
considerando l'incidenza media del concorso alla finanza pubblica
da parte dei Comuni rispetto al Fondo unico Comunale (Fuc)".
Infine, ha elencato il supporto finanziario a vari fondi: alle
Comunità obbligatorie e a quelle non obbligatorie, quelli per la
valorizzazione delle buone pratiche, per gli accadimenti
straordinari, soprattutto per piccoli Comuni, ma anche per le
indennità degli amministratori locali. Prevista un'assegnazione
al Comune di Pordenone per Casa Zanussi e al fondo per le sedi
universitarie decentrate dei Comuni di Pordenone, Gorizia e
Gemona del Friuli, senza dimenticare l'Unione nazionale Comuni
Comunità Enti montani (Uncem), le attività di soccorso estivo dei
Vigili del Fuoco a Grado e a Lignano Sabbiadoro, la sicurezza
sussidiaria a Gradisca d'Isonzo legata alla presenza del Cara e
il poligono di tiro virtuale da realizzare con il Comune di
Trieste a servizio di tutti i corpi di Polizia regionali. 110
milioni, infine, per il Fondo Enti di decentramento regionale per
la concentrazione, suddivisi nel triennio.
Numerosi gli interventi dei consiglieri prima di procedere al
voto, aperti dalla pentastellata Rosaria Capozzi che è entrata
nel merito del coordinamento della Polizia locale da parte del
Comune capoluogo e degli stanziamenti previsti, chiedendo anche
dettagli "sulla prevista relazione annuale e sull'azzeramento dei
contributi all'Associazione comunità croata e di quella religiosa
serbo ortodossa a Trieste".
Il dem Andrea Carli si è concentrato sul fatto che "le Edr si
stanno riappropriando di funzioni che erano delle province e
serve ulteriore personale. Per quanto riguarda il Fondo unico,
perché non supportare i Comuni che avevano seri problemi di extra
gettito?". Il collega di partito Francesco Martines ha toccato i
temi delle comunità volontarie ("serve un meccanismo di
incentivazione attraverso una fase sperimentale per capire se il
prodotto può essere appetibile") e del criterio di riparto delle
risorse ai Comuni ("il mondo è cambiato e, perciò, bisogna
modificare alcune cose").
Sempre in casa Pd, Manuela Celotti si è soffermata sulle Comunità
volontarie e obbligatorie, allargando il discorso al caro energia
e suggerendo di "avviare corsi-concorso per la formazione e
l'affiancamento sul campo, soprattutto per gli enti di piccole
dimensioni che richiedono fondi specifici". Francesco Russo, dal
canto suo, si è soffermato sulle difficoltà per il reperimento di
personale.
E se Honsell ha domandato se "la gestione di Ilia stia creando
problemi ai Comuni", auspicando al tempo stesso una soluzione "al
serio problema di emergenza freddo per i senza dimora e ai
numerosi stranieri minori non accompagnati che vivono situazioni
di disagio", Massimo Moretuzzo (capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg) ha chiesto chiarimenti sul poligono
virtuale giuliano.
Ha chiuso la discussione Enrico Bullian (anche lui Patto-Civica),
facendo riferimento a Casa Zanussi e al potenziamento del diritto
allo studio nelle sedi universitarie decentrate, dicendosi
sorpreso di trovare l'argomento nel contesto legato alle
competenze dell'assessore Roberti.
ACON/DB