SALUTE. LIGUORI (PAT-CIVICA): 10 DOMANDE SUL PRONTO SOCCORSO DI UDINE
(ACON) Trieste, 28 nov - Presente e futuro del Pronto Soccorso
(Ps) di Udine sono stati, oggi, al centro di un incontro pubblico
dal quale sono poi scaturite 10 domande aperte al presidente
Massimiliano Fedriga e all'assessore alla Salute, Riccardo
Riccardi. A formulare i quesiti insieme alla consigliera
regionale Simona Liguori del Gruppo Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg, promotrice dell'evento, i rappresentanti di alcune
associazioni cittadine che operano nel sociale e i consiglieri
comunali Emma Ferrari, Anna Paola Peratoner e Andrea Di Lenardo.
"La situazione del Pronto Soccorso dell'ospedale di Udine -
spiega la Liguori in una nota - è da tempo segnata negativamente
dalla carenza di personale sanitario eppure si tratta di un
servizio essenziale della sanità pubblica, strategico non
soltanto per la città. La scarsità di risorse umane disponibili
impatta sulla garanzia che i pazienti possano ricevere cure e
assistenza appropriate nel minor tempo possibile secondo il
triage, sull'aumento della pressione sugli altri reparti
dell'ospedale e sul loro sovraffolamento".
"In questo quadro già di per sé preoccupante - aggiunge la
consigliera -, il direttore generale di Asufc ha di recente
dichiarato che per far fronte al problema del personale l'Azienda
dovrà fare riferimento a soggetti terzi e quindi ad appalti
esterni. Una soluzione che di fatto non risolve il problema a
detta della stragrande maggioranza dei partecipanti alla tavola
rotonda odierna".
"Al confronto - si legge ancora nella nota dell'esponente del
Patto-Civica Fvg - hanno partecipato e portato il loro contributo
di esperienze dirette e proposte Franco Chiarandini del comitato
Io voglio l'ospedale a Cividale, Pierangelo Bardotti e Mirella
Del Fabbro della Banca del Tempo, Ombretta Reggio del Centro cure
oncologiche territoriali, Mariangela Secco dell'Associazione
nazionale mutilati invalidi civili, Fiorella Iuri
dell'associazione Vogliamoci sempre bene, la volontaria Vincenza
Mastrolia, Anna Agrizzi e Aldo Marchetti dell'Associazione
diritti del malato, Danilo Gortan delCoordinamento salute Fvg" e
Maria Luisa Toffoletti del Comitato genitori del Centro gravi e
gravissimi di Udine".
"Con le domande che saranno presentate alla Giunta regionale - fa
sapere ancora la Liguori - si desidera sapere da quanti medici
era composto l'organico del servizio nel 2018 e quanti lo
compongono nel 2023; quali sono state le motivazioni delle
fuoriuscite del personale del servizio di pronto soccorso
avvenute in questi anni; come viene gestita la comunicazione
interna nel pronto soccorso e quali sono i canali per raccogliere
feedback dal personale e affrontare le questioni sollevate; se
corrisponde al vero che ci sarebbe un ulteriore 20% dell'organico
attuale in uscita nei prossimi mesi e per quali ragioni ciò
avviene; quali misure sono state messe in campo per contrastare
il fenomeno di fuoriuscita del personale del pronto soccorso
nell'immediato e nel medio periodo".
E ancora "se ci sono programmi di incentivazione o miglioramento
delle condizioni di lavoro in corso e in che misura il personale
del pronto soccorso è coinvolto nelle decisioni organizzative e
nelle strategie di gestione; se sono stati fatti studi di
previsione sull'evoluzione della situazione del personale del
pronto soccorso di Udine nei prossimi anni; in che modo si
intende coprire l'eventuale possibile carenza di personale a
partire dal mese di gennaio 2024; se si ritiene che un'eventuale
esternalizzazione del servizio a cooperative garantisca gli
stessi standard di qualità del personale assunto in pianta
stabile; ee e quanto risulta aumentato il volume di lavoro del
pronto soccorso di Udine dopo l'esternalizzazione del servizio di
punto di primo intervento dell'Ospedale di Gemona e di Cividale".
"Queste - conclude l'esponente di Opposizione - sono le domande
che attendono una risposta, domande che devono servire da stimolo
a chi amministra la Regione. Vedremo se e in quanto tempo la
Giunta regionale saprà dare risposte concrete".
ACON/COM/rcm