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BILANCIO. DISCUSSIONE IN I COMM: HONSELL, POZZO, PELLEGRINO E CELOTTI

29.11.2023
16:41
(ACON) Trieste, 29 nov - Inflazione, sanità, ambiente, imprese, Aussa-Corno, Tagliamento, dimensionamento scolastico, trasporti, giovani, nuove povertà e anche rapporti istituzionali.

La discussione generale sui contenuti della manovra di bilancio di fine anno, precedentemente avviata in seno alla I Commissione consiliare, presieduta da Alessandro Basso (FdI) e integrata dai presidenti delle altre Commissioni, è proseguita a cavallo di mezzodì con altri quattro interventi da parte degli esponenti delle Opposizioni.

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), pur ringraziando "per la mole di documenti ricevuta, anche se è talvolta difficile dare vita a un passaggio fondamentale come il confronto con gli anni precedenti", ha evidenziato che "630 milioni di euro in più di poste manovrabili sembrano solo apparentemente risorse maggiori ma, in realtà, non tengono conto dell'inflazione. Quando gli assessori dicono di aver riconfermato tutti gli stanziamenti, mi domando se ciò non significhi che il bilancio è rimasto ingessato, perché i problemi non sembrano essere stati affrontati".

"Il principale indicatore che mi preoccupa - ha aggiunto - è dato dal numero di persone che rinunciano alle prestazioni sanitarie, più alto rispetto la media nazionale. Mancano le idee per una situazione grave e colpevole dove vanno affrontate le criticità. Idem sul tema dell'ambiente, dove il nodo è sempre quello della mitigazione: non ci si può limitare a ridurre i danni, compiendo passi inesistenti e incerti in maniera dilettantistica, nonostante i fondi per le operazioni di contenimento. Urge un cambio di passo".

Per quanto concerne imprese e turismo, Honsell ha commentato che "l'assessore è stato enciclopedico ma, alla fine, tutte le voci vengono trattate in modo equivalente. Manca un indirizzo e, per quanto concerne il dimensionamento scolastico, quando viene meno l'individualità di un'istituzione il passaggio può rivelarsi estremamente pericoloso".

Sul fronte Partito democratico, Massimiliano Pozzo si è concentrato sulle "attività produttive, compresa l'area dell'Aussa-Corno per la quale abbiamo chiesto una seduta di Commissione. Dopo tutti i numeri elencati ieri, questa mattina abbiamo scoperto dal report di Confindustria i dati negativi del terzo trimestre e un trend tendenziale negativo anche per i prossimi mesi, a conferma delle indicazioni della Banca d'Italia. Una crisi significativa e generalizzata che interessa molti comparti. Se questo è lo scenario, dobbiamo preoccuparci e chiederci se la mole di interventi presentata sposti di una virgola lo scenario negativo reale. Esiste, dunque, una vera strategia?".

"Per il trasporto merci ferroviario - ha aggiunto il consigliere dem - vediamo annunci e comunicati stampa per la tratta Trieste-Venezia (passeggeri), ma non si parla delle merci e dell'intermodalità, valutando anche i rapporti con Rfi dai quali spariscono evoluzioni concrete. Esprimo preoccupazione per la parte ambientale dopo 11 allerta meteo in un breve periodo: sono necessarie maggiori risorse, perché la copertura attuale è solo parziale".

Per quanto concerne il caso Tagliamento, Pozzo ha parlato di "situazione imbarazzante. Io stesso avevo presentato un'interrogazione e poi ho appreso di una piazzata mediatica alla quale è seguita la rincorsa dell'assessore a convocare tardivamente i sindaci, bypassando la parte istituzionale. Grandissima è anche la preoccupazione per la sanità, per i Comuni ormai in condizioni pietose e per il dimensionamento scolastico, prima tappa di un impoverimento".

Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) ha espresso, dal canto suo, insoddisfazione "per lo svilimento del ruolo dell'Assemblea legislativa regionale. I consiglieri di minoranza sono qui per dare suggerimenti alla Giunta che, puntualmente, prende le proposte della volta precedente e le inserisce nella legge di bilancio. Se uno mi ruba un'idea, vuol dire che era buona. Però, il merito va dato a chi ha fatto la proposta".

Attenta anche lei al tema ambientale, Pellegrino si è soffermata "sul ruolo reale dei volontari e del Terzo settore. L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e non sul volontariato: bene che alcuni si mettano a disposizione ma, visto quanto accaduto con la Protezione civile, non è più il caso di esagerare. Aziendalizzare l'ambito socio-sanitario, pur mettendoci un'enorme quantità di denaro, non è inoltre la strada da percorrere: anni fa, quando era tutto pubblico, le persone riuscivano ad ammalarsi e poi anche a curarsi. Oggi non più. La stessa cosa sta accadendo per la scuola con accorpamenti e chiusure, davanti alla scusa dei pochi studenti, per far risolvere sempre al privato".

Infine, l'esponente di Avs ha allargato la sua lamentela "alla gestione dell'Aula e ai rapporti tra assessori e Consiglio. Ricordo i fatti legati al Tagliamento, ma anche gli insoddisfacenti passi successivi all'audizione sul Laboratorio del lago di Cavazzo. Difficile fare male - ha concluso - quando si hanno a disposizione tanti denari. Tuttavia, la legge di bilancio è politica per eccellenza e qui si evince il vostro indirizzo: privatizzare quanto più possibile ciò che, ormai, è rimasto del comparto pubblico".

Ritornando in casa Pd, Manuela Celotti ha citato "le sfide che abbiamo davanti: la gravissima questione della sanità, una povertà toccata pochissimo in questa sede, la denatalità, l'emigrazione dei nostri giovani e la questione ambientale. Una Regione a Statuto speciale come il Friuli Venezia Giulia, forte di una certa libertà e di un bilancio più ricco persino rispetto l'anno scorso, dovrebbe fare di più".

Nel campo della salute ha quindi auspicato "una politica seria del personale sanitario tra evidenti rinunce alle cure e lunghe liste d'attesa. Temiamo ulteriori tagli, mentre è necessario organizzare senza togliere servizi. Anche i 20 milioni di euro destinati ai Comuni richiedono criteri di ripartizione più equi, mentre nulla è stato stanziato per le forme organizzative che possono dare una risposta. Una Regione che rinuncia a discutere le sue strategie in quest'aula - ha rimarcato Celotti - sta abdicando dallo svolgimento del suo ruolo. Idem per il Tagliamento, tema a me caro. Purtroppo, mancano visioni strategiche e ipotesi di lavoro innovative per il sociale e le famiglie in condizioni di povertà o difficoltà economiche con sostegni che vanno a vantaggio più della classe media che di quelle fragili in continuo aumento".

Celotti si è quindi congedata spostandosi sul campo della "denatalità e degli asili nido, dove manca una riorganizzazione del sistema, senza lasciare tutto all'autonomia dei Comuni o all'iniziativa privata. Per i giovani e i consultori vedo tante misure sparse, ma non un programma multisettoriale. Le sfide sono molte, la possibilità di manovra notevole e l'autonomia organizzativa altrettanto: tuttavia, la visione mi pare abbastanza ridotta". ACON/DB



  • La I Commissione consiliare integrata riunita in aula a Trieste
    La I Commissione consiliare integrata riunita in aula a Trieste
  • Alessandro Basso (FdI), presidente della I Commissione
    Alessandro Basso (FdI), presidente della I Commissione
  • Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
    Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
  • Massimiliano Pozzo (Pd)
    Massimiliano Pozzo (Pd)
  • Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra)
    Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra)
  • Manuela Celotti (Pd)
    Manuela Celotti (Pd)