BILANCIO. I COMM: MORETTI E CALLIGARIS CHIUDONO DISCUSSIONE GENERALE
(ACON) Trieste, 29 nov - Un lungo intervento del capogruppo dem
Diego Moretti, a cui ha fatto da controcanto il capo dei
consiglieri della Lega, Antonio Calligaris. Si è chiusa così in
Prima commissione integrata la discussione generale sulla manovra
finanziaria per il 2024, prima della replica della Giunta
affidata all'assessore alle Finanze, Barbara Zilli.
Moretti ha parlato in aula per un'ora, cominciando col rispondere
ad alcune affermazioni dei consiglieri di Maggioranza. Il
capogruppo del Pd ha innanzitutto ribadito i concetti già
espressi in mattinata relativamente al ruolo del Consiglio ("che
non è, come ho sentito dire, un organo di indirizzo della
Giunta") e dunque sull'importanza di interrogazioni e richieste
di audizioni, tornando sui ritardi delle convocazioni in III
Commissione: "Non abbiamo ricevuto risposta neppure sul Burlo,
anche se la richiesta di convocazione risale a giugno".
L'aspetto centrale dell'intervento ha riguardato alcune questioni
di fondo che secondo Moretti non vengono affrontate nella manovra
finanziaria: la prima è la crisi del manifatturiero ("La Cisl ha
da poco segnalato che 73 aziende hanno seri problemi di tenuta
occupazionale, e non sentiamo una parola da parte di chi dovrebbe
sovrintendere a questi temi").
Il capogruppo dem ha poi affrontato il tema dei Confidi ("Le
aperture dell'assessore Bini all'aggregazione col Veneto sono
state subito stoppate da Fedriga") e delle concessioni
autostradali, dei collegamenti infrastrutturali, della terza
corsia da completare entro il 2027 e dell'ipotesi di un possibile
ampliamento del ruolo del Nordest anche al di fuori dei confini
dell'attuale newco Alto Adriatico, così come del rischio
idrogeologico e "dei dragaggi del canale di accesso al porto di
Monfalcone, che attendiamo da tre anni e sono appena alla fase
propedeutica". Un altro punto-chiave, sempre secondo Moretti, è
quello degli enti locali: "Avete abrogato la norma sulle Uti - ha
ricordato alla Giunta il capogruppo dem - ma ora dovete
finanziare le comunità volontarie che mettono in rete i servizi".
Nel ricordare con una punta polemica all'avversario politico che
"la democrazia può essere anche concisa e veloce", il capogruppo
della Lega ha sottolineato che "la manovra di bilancio è
costruita su previsioni di crescita che tengono conto del
rallentamento dell'economia nel 2023 e nella prima parte del '24,
con un aumento stabile di entrate che deriva dal ritorno del
prestito alla newco". Il pacchetto di norme finanziarie, ha detto
ancora Calligaris, "potenzia settori in crisi come la sanità, ma
prevede anche investimenti per la crescita e il risparmio delle
famiglie. Questa in sintesi è una manovra espansiva che punta su
investimenti pubblici e privati, welfare e sanità".
Quanto alle accuse di trascurare i più poveri, emersa nel corso
del dibattito, il capogruppo leghista ha rivendicato alla
Maggioranza il disegno strategico di "proteggere in questo
momento storico la classe media, la classe lavoratrice,
mettendole a disposizione strumenti che le permettano di
risparmiare e di mettersi al sicuro dall'oscillazione dei costi
di bollette e mutui. Perché - ha scandito Calligaris - questa è
la classe che paga e pagando sostiene anche le classi deboli, e
forse può anche fare figli".
La lunga seduta pomeridiana della Prima integrata è stata
moderata dal presidente Alessandro Basso (FdI), coadiuvato dal
vice Elia Miani (Lega).
ACON/FA