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BILANCIO. I COMM: MORETTI E CALLIGARIS CHIUDONO DISCUSSIONE GENERALE

29.11.2023
18:23
(ACON) Trieste, 29 nov - Un lungo intervento del capogruppo dem Diego Moretti, a cui ha fatto da controcanto il capo dei consiglieri della Lega, Antonio Calligaris. Si è chiusa così in Prima commissione integrata la discussione generale sulla manovra finanziaria per il 2024, prima della replica della Giunta affidata all'assessore alle Finanze, Barbara Zilli.

Moretti ha parlato in aula per un'ora, cominciando col rispondere ad alcune affermazioni dei consiglieri di Maggioranza. Il capogruppo del Pd ha innanzitutto ribadito i concetti già espressi in mattinata relativamente al ruolo del Consiglio ("che non è, come ho sentito dire, un organo di indirizzo della Giunta") e dunque sull'importanza di interrogazioni e richieste di audizioni, tornando sui ritardi delle convocazioni in III Commissione: "Non abbiamo ricevuto risposta neppure sul Burlo, anche se la richiesta di convocazione risale a giugno".

L'aspetto centrale dell'intervento ha riguardato alcune questioni di fondo che secondo Moretti non vengono affrontate nella manovra finanziaria: la prima è la crisi del manifatturiero ("La Cisl ha da poco segnalato che 73 aziende hanno seri problemi di tenuta occupazionale, e non sentiamo una parola da parte di chi dovrebbe sovrintendere a questi temi").

Il capogruppo dem ha poi affrontato il tema dei Confidi ("Le aperture dell'assessore Bini all'aggregazione col Veneto sono state subito stoppate da Fedriga") e delle concessioni autostradali, dei collegamenti infrastrutturali, della terza corsia da completare entro il 2027 e dell'ipotesi di un possibile ampliamento del ruolo del Nordest anche al di fuori dei confini dell'attuale newco Alto Adriatico, così come del rischio idrogeologico e "dei dragaggi del canale di accesso al porto di Monfalcone, che attendiamo da tre anni e sono appena alla fase propedeutica". Un altro punto-chiave, sempre secondo Moretti, è quello degli enti locali: "Avete abrogato la norma sulle Uti - ha ricordato alla Giunta il capogruppo dem - ma ora dovete finanziare le comunità volontarie che mettono in rete i servizi".

Nel ricordare con una punta polemica all'avversario politico che "la democrazia può essere anche concisa e veloce", il capogruppo della Lega ha sottolineato che "la manovra di bilancio è costruita su previsioni di crescita che tengono conto del rallentamento dell'economia nel 2023 e nella prima parte del '24, con un aumento stabile di entrate che deriva dal ritorno del prestito alla newco". Il pacchetto di norme finanziarie, ha detto ancora Calligaris, "potenzia settori in crisi come la sanità, ma prevede anche investimenti per la crescita e il risparmio delle famiglie. Questa in sintesi è una manovra espansiva che punta su investimenti pubblici e privati, welfare e sanità". Quanto alle accuse di trascurare i più poveri, emersa nel corso del dibattito, il capogruppo leghista ha rivendicato alla Maggioranza il disegno strategico di "proteggere in questo momento storico la classe media, la classe lavoratrice, mettendole a disposizione strumenti che le permettano di risparmiare e di mettersi al sicuro dall'oscillazione dei costi di bollette e mutui. Perché - ha scandito Calligaris - questa è la classe che paga e pagando sostiene anche le classi deboli, e forse può anche fare figli".

La lunga seduta pomeridiana della Prima integrata è stata moderata dal presidente Alessandro Basso (FdI), coadiuvato dal vice Elia Miani (Lega). ACON/FA



  • Antonio Calligaris, capogruppo della Lega, e al suo fianco il collega di gruppo Manuele Ferrari
    Antonio Calligaris, capogruppo della Lega, e al suo fianco il collega di gruppo Manuele Ferrari
  • Diego Moretti, capogruppo del Pd
    Diego Moretti, capogruppo del Pd
  • Alessandro Basso (FdI), presidente della I Commissione integrata
    Alessandro Basso (FdI), presidente della I Commissione integrata