BILANCIO. I COMM. SALUTE, DIVENTA VINCOLANTE PARERE SU CASE RIPOSO
Emendamento Giunta: abbattimento rette non più automatico. Ok ad
articoli assessore Riccardi
(ACON) Trieste, 30 nov - Diventa vincolante il parere
preventivo della Regione sulle nuove case di riposo. E dunque
solo con questo via libera chi realizzerà una nuova struttura per
anziani non autosufficienti potrà godere dei contributi pubblici
per abbattere il costo delle rette, che oggi sono di fatto
automatici.
È questa la principale novità contenuta negli emendamenti alla
manovra di bilancio illustrati oggi dall'assessore alla Salute,
Riccardo Riccardi, e approvati a maggioranza dai consiglieri
della I Commissione integrata, radunati in aula dal presidente
Alessandro Basso (FdI).
La norma sulle case di riposo fa parte di un emendamento al ddl
Collegata, e secondo Riccardi va a sanare una situazione di
fatto: "Chi realizzava le strutture - ha spiegato l'assessore -
rivendicava automaticamente l'abbattimento delle rette in quanto
a fare da guida erano i soli criteri della conformità
urbanistica. Il parere richiesto alla Regione, che si basa sul
fabbisogno individuato nei vari territori, non era infatti
vincolante. Anche quando la Regione diceva di no,
l'autorizzazione urbanistica determinava, per giurisprudenza
costante, un implicito obbligo dell'amministrazione a scontare le
rette. E questo comportava un rischio anche sulla certezza della
copertura del bilancio di parte corrente".
"Ora questo parere vincolante - ha aggiunto Riccardi - ci
riconduce a una pianificazione coerente con il fabbisogno e
coerente con il bilancio. Qualcuno mi ha anche detto che è una
norma comunista, ma quando si chiede l'intervento economico
dell'ente pubblico le scelte non possono essere lasciate
totalmente al liberto mercato".
La novità è stata accolta positivamente dai consiglieri di
Opposizione Francesco Martines (Pd), Andrea Carli (Pd) e Massimo
Moretuzzo (Patto-Civica), come pure dall'esponente di Maggioranza
Carlo Bolzonello (Fp), che ha richiesto una serie di chiarimenti.
I primi due consiglieri si sono meravigliati che questa
"autorizzazione vincolante, in base alla programmazione dei
posti-letto" (Martines) non esistesse già, esprimendo l'auspicio
"che non sia solo la disponibilità delle risorse a guidare le
autorizzazioni, ma anche la ricognizione del bisogno" (Carli).
"Anch'io - ha ammesso Riccardi nella sua replica - ho scoperto
solo col tempo come funzionava il meccanismo e ho studiato i
meccanismi per correggerlo". Questo non significa, è stato
precisato, limitare il campo di iniziativa del libero mercato,
che potrà sempre proporre e realizzare nuove strutture, ma senza
"la pretesa dell'abbattimento rette, come fosse una sorta di
diritto pre-contrattuale".
L'assessore ha anche inquadrato i termini numerici del problema,
parlando di 10mila posti-letto e di "domanda crescente" e
aderendo all'auspicio di Moretuzzo, che aveva chiesto di
"rafforzare i progetti di residenzialità diffusa per il mondo
degli anziani". Riccardi ha preannunciato inoltre "una norma di
legge che ruoti attorno alle esigenze degli anziani: questa
legislatura dovrà trovare soluzioni a un tema che è strutturale".
Le altre misure introdotte con gli emendamenti di Giunta ai ddl
Collegata e Stabilità prevedono un adeguamento normativo in
materia di programmazione degli investimenti (in base alle nuove
regole del codice dei contratti), contributi per l'integrazione
delle strutture private convenzionate nel fascicolo sanitario
elettronico (con un budget di 395mila euro nel 2024), la proroga
dei termini per le domande di incentivo in materia di
cooperazione sociale, lo stanziamento di 270mila euro nel
prossimo triennio per gli eventi della Giornata del volontariato
e infine la "messa in sicurezza" - come l'ha definita Riccardi -
di due esperienze, quelle di Hattiva Lab e della Comunità
Piergiorgio.
Quest'ultimo intervento è stato apprezzato da Serena Pellegrino
(Avs) e Furio Honsell (Open), con quest'ultimo che ha ricordato
come il suo voto non favorevole alla recente legge sulla
disabilità "nascesse proprio dal fatto che non venissero
riconosciute realtà importanti come Hattiva lab e Piergiorgio",
prima di bocciare comunque l'impostazione della manovra in tema
di Salute per l'assenza "di piani di reclutamento efficaci,
richiesti costantemente da operatori e sindacati". Martines ha
invece dialogato con Riccardi sugli 8,5 milioni in più assegnati
agli interventi sulla disabilità, auspicando che le risorse
servano a sgravare i costi oggi richiesti ai Comuni.
Su richiesta di Riccardi - che ha promesso di prenderli in
considerazione confrontandosi con gli uffici della direzione -
Rosaria Capozzi (M5S) ha ritirato i suoi tre emendamenti. Il
primo prevedeva di stipulare convenzioni con emittenti televisive
pubbliche e private per garantire la sottotitolazione nella
lingua dei segni. Il secondo istituiva la possibilità di visite
domiciliari da parte delle ostetriche "per garantire ai nuovi
nati e alle loro famiglie un sostegno durante il puerperio, anche
considerando che la degenza media post-parto si è ridotta negli
anni". Il terzo, di natura tabellare, prevedeva un incremento di
30mila euro al contributo annuale destinato al Banco Alimentare.
ACON/FA