SALUTE. III COMM: APPROVATO A MAGGIORANZA IL NUOVO REGOLAMENTO FAP
(ACON) Trieste, 20 dic - Una nuova misura dedicata alle
gravissime disabilità, comprese quelle dei malati di Sla e le
gravi demenze, maggiore attenzione ai minori con disabilità e a
quelli con patologie oncologiche, l'inserimento delle dipendenze
nell'articolato dedicato alla salute mentale, l'accesso alla vita
indipendente anche per le persone con disabilità intellettive e
mentali, e infine l'unificazione dei fondi attraverso
l'abrogazione delle discipline di Fondo gravissimi e Fondo Sla e
la creazione di un fondo unico strutturato sul Fap, e di un
assegno dedicato alle persone in condizione di disabilità
gravissima.
Sono queste alcune delle novità apportate al regolamento di
attuazione del Fondo per l'autonomia possibile e per l'assistenza
a lungo termine rispetto alla precedente stesura del 2015.
Modifiche approvate a maggioranza durante la seduta della III
Commissione presieduta in Sala gialla da Carlo Bolzonello (Fp).
Un regolamento frutto di un lungo lavoro di condivisione con i
diversi stakeholder, tra i quali la consulta, le associazioni, i
sindacati, le aziende sanitarie e i servizi sociali.
Un fondo che come è stato spiegato durante i lavori, è stato
incrementato nel tempo con 35 milioni da parte della Regione e 16
milioni da parte dello Stato, per un totale, per l'anno 2023, di
52 milioni. Grazie alla recente legge di Stabilità il fondo è
aumentato di 3 milioni, portando così il budget regionale a
41.850.000 euro.
A fare la differenza, la continuità con cui è stato erogato
l'assegno ai beneficiari per merito dei finanziamenti regionali,
a differenza di quelli nazionali. Attualmente in Fvg l'utenza
seguita dal Fap è pari a 9542 persone, numero in costante
crescita se si considera che nel 2017 si attestava a 7274.
Tra gli obiettivi elencati nel documento c'è l'omogeneità di
applicazione su tutto il territorio regionale, l'ampliamento del
target alle gravissime disabilità, la conferma delle soglie Isee
che sono tra le più alte in Italia, la revisione degli importi e
dei massimali concedibili, la salvaguardia dei trattamenti già in
essere nella fase transitoria. Rispetto ai regolamenti
previgenti, gli importi e i massimali spettanti sono rivisti al
rialzo, mentre vengono mantenute le soglie di accesso Isee per
tutte le misure, confermando per le gravissime disabilità, anche
in ottemperanza a quanto stabilito nel Piano nazionale Fna
2022-2024, i 60mila euro per gli adulti/anziani e una soglia di
65.000 euro per i minori.
Diversi i consiglieri intervenuti, tutti concordi nel manifestare
massimo apprezzamento riguardo al lavoro svolto per la stesura
del nuovo Fap. "Un documento molto atteso - ha commentato Carlo
Grilli (Fp) - che interpreta in maniera puntuale le necessità del
momento, supportando quelle famiglie che manifestano la volontà
di tenere i propri cari, appartenenti alla categoria dei fragili,
all'interno delle case".
Chiarimenti in merito all'assistenza fornita per i cittadini
colpiti da demenza sono stati sollevati da Furio Honsell, che ha
chiesto dati in merito a questo disturbo. A rispondergli gli
uffici, che hanno parlato di 20.000 casi certificati in Fvg.
Simona Liguori (Patto-Civico Fvg) ha chiesto informazioni sulle
modalità di erogazione della misura dell'assegno per l'autonomia
transitorio, mentre Laura Fasiolo (Pd) si è soffermata sul
sostegno alla vita indipendente, chiedendo maggiore copertura.
"Nei mesi scorsi - ha ricordato Nicola Conficoni (Pd) - sul tema
avevamo già presentato un'interrogazione per comprendere se fosse
in programma un innalzamento dei tetti a copertura degli aiuti
erogati. Utile inoltre comprendere se l'incremento del fondo sarà
destinato anche all'aumento della platea di persone interessate".
"Mi soffermo - ha commentato Manuela Celotti (Pd) - sulla
necessità di maggiore raccordo fra la parte sanitaria e il
servizio sociale, fondamentale per l'erogazione del progetto
personalizzato più volte citato nel documento. Inoltre, credo che
per le Assemblee d'ambito ci sia un compito importante, ossia
quello di definizione dei bisogni che andrebbero elaborati con i
distretti, attraverso i piani di zona lavorando sui territori e
coinvolgendo anche i sindaci". Sollevati anche "dubbi sui limiti
Isee chiesti alle famiglie con minori con disabilità e a quelli
con patologie oncologiche, considerando che 30mila euro sono
pochi per le famiglie che vivono questa tipologie di problemi,
dovendo affrontare diverse spese non previste".
Secondo Moreno Lirutti (Fp) "le criticità riguardano, seppure in
casi limitati, anche gli assistiti che sono privi di rete
familiare e che hanno la necessità di essere seguiti 24 ore su
24, per 365 giorni. A disposizione nel fondo ci sono solo 22 mila
euro, auspicando l'applicazione di strumenti eccezionali".
Infine, Serena Pellegrino (Avs) ha rimarcato "come l'utilizzo
della misura dell'Isee sia inappropriata e non dia risposte,
essendo un indicatore non sufficiente. La consigliera, inoltre,
ha sottolineato "l'importanza del terzo settore, senza il quale
nulla sarebbe possibile, spingendo sul suo potenziamento".
Dopo le repliche tecniche da parte degli uffici, è intervenuto
l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi che ha ricordato come
"l'obiettivo del documento sia quello di dare risposte sempre più
personalizzate, garantendo un'omogeneità di applicazione su tutto
il territorio regionale, ampliando il target dei destinatari alle
persone con gravissime disabilità, ai minori con patologie
oncologiche e a chi soffre di dipendenze patologiche".
L'esponente della Giunta, sollecitato dal confronto con i
consiglieri, si è anche soffermato sul sistema dell'Isee
ricordando che "in Fvg le soglie sono tra le più alte in Italia,
ma che il sistema dovrebbe iniziare a interrogarsi
sull'adeguatezza di questa misura come unico strumento per
valutare la condizione economica di un nucleo familiare. È
necessario fare un salto culturale a sostegno della disabilità
per scongiurare il rischio di tagliare fuori le famiglie che
vivono situazioni di grande difficoltà".
ACON/LI-fa