SALUTE. COMITATO CONTRO RIDUZIONE CONSULTORI TRIESTE UDITI IN CR
(ACON) Trieste, 1 feb - Il presidente del Consiglio regionale,
Mauro Bordin, con i presidenti dei Gruppi consiliari e numerosi
consiglieri che hanno desiderato partecipare all'incontro, hanno
ascoltato le voci del Comitato di partecipazione per i consultori
di Trieste, a cominciare dalla sua presidente, Adriana Causi.
Sul tavolo la questione della chiusura dal 24 gennaio scorso,
stabilita dal direttore dell'Azienda sanitaria universitaria
Giuliano Isontina (Asugi), Antonio Poggiana, di 2 delle 4 sedi
consultoriali della città, "quando la legge nazionale - ha fatto
presente Causi - parla di una sede ogni 20mila abitanti, quindi
per Trieste, che già si trovava sottodimensionata, si avrà un
consultorio circa ogni 100mila persone. Ci chiediamo come mai da
anni manchino i report sull'utilizzo di questi servizi e come mai
si sia deciso di chiudere realtà che erano considerate di
eccellenza da parte della cittadinanza". Inoltre, le presenti
hanno rammentato come una loro audizione "che doveva svolgersi in
III Commissione consiliare, all'ultimo momento è stata annullata
per ascoltare solo i pareri dell'assessore regionale alla Salute,
Riccardi, e del direttore Poggiana".
L'incontro concesso da Bordin in Consiglio regionale ("perché il
nostro intento è di dare il più possibile voce ai cittadini", ha
sottolineato) ha anticipato la discussione in Aula di una
mozione, a prima firma Giulia Massolino (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg) ma sottoscritta da tutti i consiglieri
delle Opposizioni, in cui si chiede il potenziamento dei servizi
sanitari pubblici di prossimità, in particolare proprio i
consultori e i distretti.
Gli interventi dei consiglieri sono stati aperti da Furio Honsell
(Open Sinistra Fvg), che ha ricordato la sua interrogazione sulla
chiusura di consultori a Pordenone e la conseguente risposta
ricevuta dall'assessore Riccardi "che ha parlato di orari di
apertura più lunghi" ma, ha sottolineato il consigliere di
Opposizione, "di fatto, accentrando tutti viene a mancare un
servizio di prossimità".
Serena Pellegrino (Avs) ha accusato una continua mancanza di
ascolto alle richieste delle Opposizioni da parte del referente
della Salute e l'inutilità di parlare, in Consiglio regionale, di
"sedie rosse simbolo contro la violenza sulle donne come avvenuto
in mattinata con l'associazione Endometriosi, se poi proprio alle
donne si vanno a far mancare delle sedie".
Roberto Cosolini (Pd) ha fatto presente che "il confronto avrebbe
dovuto avvenire in III Commissione perché quello è il luogo
deputato ai contraddittori, cosa che non è potuta avvenire",
inoltre "sul sito web della Regione si riporta un programma
regionale dell'assistenza territoriale, proposto dall'assessore
Riccardi e approvato dalla Giunta regionale, tuttora in vigore,
ove si prevede un consultorio ogni 20mila abitanti. Perciò se ci
deve essere una modifica, deve essere conseguente a un
cambiamento delle linee di indirizzo, non presa in autonomia e in
contrasto con queste".
Michele Lobianco (FI) ha definito "fuori luogo la discussione in
corso vista quella che avverrà in Aula con la mozione, alla quale
anticipo voterò no perché va contro gli interessi delle persone
prese in carico nei consultori, mentre è stato spiegato che, con
le due sedi centrali, ci sarà più personale per ogni sede e
dunque sarà garantita un'apertura oraria più ampia".
ACON/RCM-fc