FRIULANO. OK A MOZIONE BIPARTISAN: SPINGERE SU INFORMAZIONE RADIO E TV
(ACON) Trieste, 1 feb - È una mozione bipartisan quella
approvata all'unanimità dal Consiglio regionale sulla lingua
friulana. Il primo firmatario Markus Maurmair (FdI) ha infatti
raccolto l'adesione di Roberto Novelli (FI), Diego Bernardis (Fp)
e Lucia Buna (Lega), ma anche dei consiglieri di Opposizione
Francesco Russo (Pd), Massimo Moretuzzo (Patto-Civica) e Marko
Pisani (Ssk). A questo primo elenco si sono aggiunti via via, nel
corso dell'esame in Aula, le esplicite adesioni di tutti gli
altri rappresentanti istituzionali.
Il testo - come ha esposto ai colleghi lo stesso Maurmair -
chiede alla Giunta regionale di prevedere, all'interno dei
redigendi nuovi contratti di convenzione tra Governo e Rai,
l'attivazione di due commissioni paritetiche per le lingue
minoritarie del Fvg, una per italiano e sloveno e l'altra per il
friulano, "al fine di monitorare con attenzione la programmazione
Rai alla luce delle rispettive convenzioni".
Viene richiesto inoltre l'inserimento, nella convenzione sulla
lingua friulana, di servizi di informazione quotidiana, sia
radiofonici sia televisivi. Il terzo punto del dispositivo
raccomanda infine un impegno sul "segnale" televisivo dei
programmi nelle lingue minoritarie, che si auspica abbia "la
stessa qualità tecnica prevista per le principali reti
generaliste nazionali della Rai".
Unanime, come si diceva, il coro degli apprezzamenti per
l'iniziativa di Maurmair. Marko Pisani (Ssk), ha sottolineato
l'aspetto del controllo sul modo in cui vengono spesi i fondi
assegnati, mentre Roberto Novelli (Forza Italia) ha ricordato che
sono passati 25 anni dall'approvazione della legge 482,
testo-cardine della tutela del friulano, ma ai grandi passi
avanti sull'insegnamento della lingua a scuola non sono seguiti
altrettanti progressi nel campo dell'informazione: "C'è uno
squilibrio non più accettabile nei finanziamenti: degli 11
milioni affidati alla Rai, solo 1 viene speso per il friulano.
Chiediamo perciò che quei fondi aumentino, senza che si tolga
nulla, sia chiaro, alle altre minoranze linguistiche".
Anche Rosaria Capozzi (M5S) ha ribadito l'impegno del suo
movimento politico sul tema del friulano, mentre Massimo
Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'autonomia-Civica Fvg, ha
ricordato l'importanza dell'unanimità del Consiglio su questi
temi, già verificata nelle passate legislature. "La testata
giornalistica in friulano - ha scandito Moretuzzo - è il punto
fondamentale: a Roma ci devono spiegare perché la Rai ladina ha
una testata giornalistica per 50mila persone, mentre la Rai
friulana no, nonostante le persone interessate siano 600mila".
Serena Pellegrino (Avs) ha ricordato "i quasi 2 milioni di
friulani che vivono all'estero e portano avanti le tradizioni. E
ricordo alla Maggioranza che per anni il Fvg è stato terra di
emigrazione, dovreste tenerlo a mente quando si parla di
immigrazione". Nell'aggiungere la firma alla mozione, Furio
Honsell (Open) ha ricordato le battaglie di vent'anni fa "da
rettore dell'Università, assieme all'onorevole Baracetti, a don
Corgnali da poco scomparso e al professor D'Aronco".
È toccato infine all'assessore Pierpaolo Roberti tirare le somme
del dibattito: "Questo è un atto di indirizzo politico che ci
rafforza nella trattativa per la nuova convenzione che ci
apprestiamo ad avviare. All'ultimo incontro con i vertici Rai, a
ottobre - ha ricordato ancora Roberti - al quale era presente
anche il presidente Bordin, avevo offerto un aumento delle ore di
programmazione con la fornitura di prodotti televisivi
confezionati direttamente da Arlef, prima che arrivasse la
decisione di prorogare l'accordo per 6 mesi".
ACON/FA