FRIULANO. NOVELLI (FI): SERVONO TG E PROGRAMMI DI INFORMAZIONE IN RAI
(ACON) Trieste, 1 feb - "La legge 482 di tutela delle minoranze
linguistiche storiche compie 25 anni nel 2024. Per celebrare
questa ricorrenza, sarebbe opportuno e, forse, doveroso
riconoscere alla lingua friulana quanto merita in termini di
programmazione: servono telegiornali, programmi di informazione e
rubriche di qualità in friulano. Non ci accontentiamo delle
repliche dei cartoni animati. C'è una convenzione e chiediamo
venga rispettata".
Così in una nota Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza
Italia, nel motivare il suo voto favorevole alla mozione 46
"attivazione di due commissioni paritetiche per le lingue
minoritarie e l'attivazione dei servizi sia radiofonici che
televisivi".
"Significativi passi in avanti - sottolinea il forzista - sono
stati compiuti in settori molto rilevanti. Penso in particolare
alla scuola, dove ogni anno il 75% dei genitori chiede
l'insegnamento della lingua friulana per i propri figli. Parliamo
di oltre 38mila bambini e ragazzi e di un corpo insegnante di
lingua friulana che sfiora le 2mila unità. Penso anche alle
Autonomie locali, grazie alle azioni di promozione svolte presso
i Comuni con la segnaletica stradale bilingue, che tutela i nomi
originali dei territori, e ai settori delle arti e dello
spettacolo, con l'istituzione del Teatri stabil furlan".
"Su un settore - prosegue Novelli - ritengo invece che i passi in
avanti fatti in questi 25 anni siano stati purtroppo scarsi: la
radiotelevisione pubblica. Più volte sono intervenuto, anche in
sede parlamentare, per lamentare lo squilibrio non più
accettabile nei finanziamenti per la Rai. Non è accettabile che,
dei 12,6 milioni di euro che riceve annualmente la Rai del Friuli
Venezia Giulia dal Mise, solo 1 milione vada alla lingua
friulana, e il resto per le trasmissioni in sloveno (e, in parte,
in italiano). Lo squilibrio parla da sé e non credo che richieda
ulteriori commenti. Ovviamente ritengo che vadano adeguati i
fondi per il friulano, senza togliere niente a nessuno. È giusto,
infatti, che anche i friulani - i quali contribuiscono a pagare
il canone per svariati milioni di euro - possano usufruire di
trasmissioni sia radiofoniche che televisive, sia informative che
di approfondimento culturale, nella loro lingua e con una Sede e
una struttura tecnica adeguate".
"Tutte le azioni - conclude l'esponente della Maggioranza - che
vanno a portare chiarezza in ciò che è tenuta a fare la Rai per
la lingua friulana, nell'ottica di un miglioramento del servizio
pubblico radio televisivo in tale lingua, mi trovano d'accordo.
Ecco perché il mio voto è favorevole".
ACON/COM/red