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AGRICOLTURA. OK A MOZIONE BUDAI: SERVE ELASTICITÀ SU ROTAZIONE COLTURE

01.02.2024
19:03
(ACON) Trieste, 1 feb - Riconsiderare la decisione di Bruxelles, che vincola i pagamenti di base agli agricoltori al rispetto di una serie di condizioni green, tra le quali l'obbligo della rotazione delle colture sui suoli destinati a colture seminative. Una norma, quella prevista dalla Politica agricola comune (Pac) 2023-27, che secondo Alberto Budai (Lega), primo firmatario della mozione assieme ai colleghi di gruppo Giuseppe Ghersinich e Antonio Calligaris, rischia di "rivoluzionare una tradizione che in Fvg è più radicata rispetto ad altri territori" in quanto "il cereale più colpito è il mais". E vigilare sul rispetto della nota con la quale il Ministero - come ha ricordato in aula l'assessore competente, Stefano Zannier - ha di recente chiarito i termini dell'interruzione della coltura principale, alleviando il peso della norma.

Il testo è stato alla fine approvato dall'Aula a maggioranza, al termine di un dibattito che ha portato tutto il Centrodestra ad apporre la firma al documento di Budai, e il Centrosinistra a schierarsi contro quella formulazione, pur manifestando solidarietà al mondo agricolo, protagonista in questi giorni di manifestazioni e proteste non solo nel nostro Paese.

Nella mozione Budai menziona la "stretta ambientalista e green dell'Ue, in un momento complicato, in quanto la coltura del mais ha subito importantissime ripercussioni dopo l'ondata di maltempo che ha colpito nel luglio scorso un'ampia fascia del territorio regionale". Si è fatto riferimento anche alla protesta degli agricoltori italiani e di altri Paesi europei, Francia in primis, con il promotore della mozione che ha parlato di "un settore vessato da un crescendo di imposizioni burocratiche, finito nel mirino perché pesta i piedi a multinazionali con grande potere geopolitico. Non ci sottraiamo in assoluto alla rotazione delle colture, ma va applicata con elasticità: in Fvg siamo già passati da 100mila a soli 40mila ettari di mais".

Opinioni esplicitamente condivise da Roberto Novelli (FI): "Dobbiamo accompagnare il processo di trasformazione senza provocare danni enormi alle coltivazioni, e incoraggiando il ricambio generazionale". Sulla stessa linea l'assessore: "Le associazioni di categoria protestano - ha detto Zannier - non sui princìpi ma sul modo di applicarli, su come vengono calati sul territorio. Tutte le nostre 'fasi ascendenti', con le proposte che mandiamo al Parlamento europeo, sono inutili se poi i regolamenti ci piombano addosso dalla Commissione, intrisi di una burocrazia asfissiante che vuole controllare anche il colore delle foglie".

Il controcanto del Centrosinistra è stato avviato da Massimo Moretuzzo. "Condivido tante cose dette da Budai, ma nella mozione ci sono altre parole, e rischiamo di sbagliare bersaglio - ha detto il capogruppo del Patto-Civica -: il tema non è contrastare le norme sulla successione colturale, che sono basate su considerazioni scientifiche. Il bersaglio dovrebbe essere piuttosto il sistema dell'agro-business, con i prezzi del cerealicolo dettati da 4 mega aziende". Ha parlato di "contraddizioni ed esagerazioni nella mozione" anche il capogruppo del Pd, Diego Moretti, convinto che "l'intera vicenda sia condizionata dalla campagna elettorale in vista delle Europee di giugno".

"Il no alla monocultura - ha osservato Rosaria Capozzi del M5S - porta vantaggi, con un miglioramento della fertilità e un miglior utilizzo dell'acqua". "E gli agricoltori - ha aggiunto Serena Pellegrino (Avs) - hanno bisogno di azioni di mitigazione climatica per ridurre gli eventi meteo estremi". "Apprezzo la conoscenza e l'impegno del consigliere Budai - ha premesso Furio Honsell di Open - e credo che sia importante difendere l'agricoltura a chilometro zero, ma una mozione come questa non sarebbe utile neppure a loro".

Allargando lo sguardo alla situazione generale, Massimiliano Pozzo (Pd) si è invece rammaricato del "calo di considerazione sociale nei confronti di chi lavora in agricoltura", rilevando che "da parte delle istituzioni c'è una scarsa conoscenza delle difficoltà del settore primario". ACON/FA-fc



  • Alberto Budai (Lega)
    Alberto Budai (Lega)
  • L'assessore Fvg alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier
    L'assessore Fvg alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier
  • Massimo Moretuzzo (Patto Civica Fvg)
    Massimo Moretuzzo (Patto Civica Fvg)
  • Diego Moretti (Pd)
    Diego Moretti (Pd)
  • L'Aula durante i lavori
    L'Aula durante i lavori
  • L'Aula durante la discuzzione delle mozioni
    L'Aula durante la discuzzione delle mozioni