MOBILITÀ. NOVELLI (FI): EVITARE INTEGRALISMI, CONTA RISPETTO REGOLE
(ACON) Trieste, 2 feb - Premette che "sì, in alcune zone
sensibili, ad esempio nelle aree urbane con rilevante presenza di
pedoni e ciclisti o nei pressi delle scuole, la zona a 30
chilometri orari può essere una misura importante e utile".
Aggiunge che "ogni singolo accorgimento attuato nella direzione
di garantire maggiore sicurezza ai cittadini è prezioso". Ma
invita a guardare l'aspetto fondamentale nelle cause e dinamiche
degli incidenti stradali, il fattore umano, visto che "le
statistiche ci dicono che la prima causa degli incidenti è dovuta
a cattive abitudini legate alla distrazione, più che alla
velocità, che è tristemente l'amplificatore delle conseguenze del
sinistro stradale. Quindi, evitiamo integralismi, perché
estendere a tappeto in modo troppo disinvolto le aree a 30 km/h
significa concentrarsi sugli effetti e non sulla causa dei
problemi".
Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia,
ricordando il suo passato da operatore del settore, invita in una
nota gli amministratori delle città a "trovare un compromesso
equilibrato, se vogliono evitare di seguire un indirizzo che
rischia di apparire ideologico e che deve essere valutato con
grande attenzione e competenza. L'applicazione di zone a 30 km/h
va inserita gradualmente e in territori circoscritti: non cediamo
all'integralismo, spingiamo tutti verso aspetti fondamentali e
che incidono in modo netto sulle cause degli incidenti, cioè la
formazione, l'insegnamento delle regole che governano la
circolazione stradale e il senso civico del rispetto dell'altro,
in particolare dell'utente debole come il ciclista o il pedone".
Secondo il consigliere forzista "prevenzione, formazione e
sensibilizzazione sono le parole chiave quando di parla di
sicurezza stradale. Ancora oggi, sulle strade si continua a
morire e si verificano incidenti gravi che provocano anche danni
permanenti. Dobbiamo lavorare sulla coscienza delle persone,
creando una cultura corretta sin dall'età scolare. Già prima di
mettersi al volante, già quando i ragazzi vanno a scuola, è
importante instillare alcuni concetti importanti. La sicurezza
stradale, in ogni caso, deve essere declinata verso tutti, con
particolare attenzione agli utenti deboli, ovvero i pedoni,
disabili in carrozzella, ciclisti e tutti coloro i quali meritino
una tutela particolare".
Nello scorso assestamento di luglio, Novelli aveva presentato un
emendamento ad hoc: "L'attività prevista con il mio emendamento
consiste nella realizzazione di campi scuola sul tema della
sicurezza stradale, che consentano di acquisire o consolidare un
approccio corretto alle norme o ai comportamenti da tenere alla
guida, corsi di aggiornamento o altre iniziative che saranno
individuate da soggetti deputati a ideare simili percorsi, come
le associazioni di motoraduni, e di familiari e vittime della
strada con sede in regione, nonché le associazioni delle
autoscuole maggiormente rappresentative sul territorio".
"Potranno essere accolte anche proposte trasmesse da Comuni
singoli o associati che abbiano sul proprio territorio istituti
comprensivi ed istituti secondari di secondo grado", ricorda
ancora il consigliere di Maggioranza.
Novelli ricorda infine che "già negli scorsi anni sono stato
promotore di progetti di questo tipo, che ho seguito prima come
professionista nell'ambito della mia attività lavorativa e poi
come consigliere regionale e deputato della Repubblica italiana".
ACON/COM/fa