MIGRANTI. HONSELL (OPEN): MORALMENTE INACCETTABILE TENERE I CPR APERTI
(ACON) Trieste, 5 feb - "L'ennesima protesta dei detenuti al
Cpr di Gradisca, sfociata con un ferito grave, è un'ulteriore
dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, della feroce e
crudele inutilità di tali strutture. Non basta chiamare ospiti
chi è di fatto è un detenuto. Non basta dichiarare che chi era
salito sul tetto ha fatto un salto in maniera maldestra cercando
di fuggire, invece di dire che è precipitato. Il Cpr di Gradisca
detiene in modo disumano le persone. Il rimpatrio andrebbe
perfezionato quando i detenuti scontano le pene, non quando hanno
già terminato la loro condanna".
Lo afferma in una notail consigliere regionale di Open Sinistra
Fvg, Furio Honsell, che aggiunge: "Tenere, con le nuove regole
Meloni, fino a 18 mesi una persona in una 'vasca', come sono
chiamate le strutture esterne in plexiglass dove sono rinchiusi
in attesa del rimpatrio forzato i detenuti, significa infierire
su queste persone. Un Paese civile come il nostro non dovrebbe
mai legittimarsi a fare ciò".
"Le tragiche notizie che giungono dai Cpr di Roma e Trapani e
quella del suicidio di Ousmane Sylla, di 22 anni, non possono che
confermare la crudeltà di questa gestione dei rimpatri del nostro
Paese. Tenere ancora aperti i Cpr è moralmente inaccettabile",
chiosa Honsell.
ACON/COM/rcm