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FOIBE. PELLEGRINO (AVS): REVISIONISMO E NEGAZIONISMO CDX IN PARLAMENTO

05.02.2024
15:06
(ACON) Trieste, 5 feb - "Sono passati oltre 100 anni da quella marcia che portò, di lì a breve, il fascismo a condurre prima il Regno e quindi l'Impero d'Italia. La storia la conosciamo tutti, anche se in molti in questi ultimi anni hanno fatto e continuano a fare di tutto per riscriverla e piegarla a proprio favore. E lo si fa, così come in parte già fatto l'anno scorso esattamente in questo periodo, dando una spallata agli avvenimenti occorsi un secolo fa con un revisionismo storico che, riguardo le vicende accadute sul territorio del confine orientale del nostro Paese durante e dopo la Seconda guerra mondiale, pretende di negare e mistificare pezzi di storia assolutamente necessari per comprendere le vicende storiche con onestà intellettuale e ideali di verità e giustizia, virtù di cui sono privi quegli esponenti di Destra con vocazione autenticamente neofascista".

Si esprime così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) commentando la proposta di legge presentata in Parlamento dal Centrodestra e in discussione da oggi nella VII Commissione della Camera dei deputati, recante le modifiche alla legge 92/2004 in materia di iniziative per la promozione della conoscenza della tragedia delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata nelle giovani generazioni.

"Si propone - spiega Pellegrino - di focalizzare l'attenzione a specifiche iniziative nelle scuole per individuare, in occasione della Giornata del Ricordo, solo alcuni degli accadimenti che composero, come recita la legge del 2004, la complessa vicenda del confine orientale, e cioè la tragedia delle foibe".

"Nelle scuole - incalza la consigliera di Opposizione - vanno raccontate e spiegate tutte le pagine oscure di quel terribile periodo, le efferatezze commesse dai nazi fascisti, la macabra geografia di morte dei lager di regime, anche in territorio italiano, incluso il fatto che nessuno dei generali italiani e dei gerarchi fascisti sia stato processato per i crimini di guerra commessi nell'allora Jugoslavia e che volutamente siano state rese mute le responsabilità politiche e penali di un segmento della storia nazionale la cui comprensione è imprescindibile per un futuro di pace autentica e senza confini".

"Non si può dimenticare - conclude Pellegrino - chi furono i carnefici e chi le vittime e non si può neppure dimenticare i fatti drammatici e le atrocità inimmaginabili che vanno oggi studiate e insegnate non enucleando solo una delle tante spaventose questioni, con l'intento di rinfocolare ostilità e contrapposizioni su cui certa politica è pervicacemente avvinta, ma a partire dall'invasione nazista e fascista della Jugoslavia nel 1941, aggressione che provocò oltre un milione di civili morti ed enormi distruzioni con lo scopo di annientare interi popoli, e proseguire con efferatezza lungo la serie di fatti drammatici e atrocità per i successivi 4 anni". ACON/COM/rcm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)