FOIBE. MAZZOLINI (FP): A 80 ANNI DI DISTANZA C'È ANCORA NEGAZIONISMO
(ACON) Trieste, 5 feb - "Le dichiarazioni della consigliera
Serena Pellegrino sono la conferma di come, ancora oggi, non si
riesca ad avere lo stesso rispetto per tutte le vittime
innocenti, ma si cerchi l'accanimento ideologico nei confronti di
alcune". Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale Stefano
Mazzolini (Fedriga presidente), che è anche vicepresidente
dell'Assemblea legislativa.
"A ottant'anni di distanza c'è ancora chi cerca di negare quanto
accaduto nel confine orientale e le tragedie umane a esso legate
- continua Mazzolini -: la strada per una piena consapevolezza di
cosa rappresentarono l'esodo giuliano-dalmata e il massacro delle
foibe per una parte del popolo italiano, colpevole di trovarsi
dalla parte sbagliata nei nuovi confini imposti a tavolino, è
ancora minata da un latente negazionismo di parte, che
puntualmente, a ridosso della Giornata del Ricordo, rispunta
nelle parole di una certa sinistra".
"Condivido pienamente la proposta del Parlamento di promuovere
una serie di iniziative nelle scuole, atte a far conoscere alle
nuove generazioni delle pagine terribili della nostra storia,
fatte di angherie e violenze su italiani cacciati dalla terra
natia, su famiglie spaccate alle radici. È giusto - aggiunge il
consigliere - che i ragazzi di oggi conoscano le vergogne
compiute per avere la fermezza di condannare qualsiasi
totalitarismo".
"Sono tutte vicende che ho sentito narrare fin da bambino -
conclude Mazzolini - dai miei nonni, scappati da un piccolo
paesino, prima italiano e poi jugoslavo. Storie di paura, di
violenza, di soprusi, di vite strappate alla loro terra che hanno
dovuto rinascere altrove. Davanti a tutto questo penso che la
consigliera Pellegrino dovrebbe provare vergogna per quanto
dichiarato".
ACON/COM/fa