BULLISMO. FI: IN STABILITÀ NOSTRA MISURA PER AUTODIFESA NELLE SCUOLE
(ACON) Trieste, 6 feb - "Atti di sopraffazione, insulti,
minacce, ricatti, forme di abusi psicologici e fisici, anche
tramite i social. Il bullismo ha tante facce, ma una matrice
comune: la violenza, spesso praticata in gruppo. Non è quasi mai
uno scontro a due, alla pari, ma un branco che accerchia e
colpisce la vittima. Siamo consapevoli che solo l'educazione
delle nuove generazioni può estirpare questi fenomeni, ma, oltre
alla prevenzione, è necessario intervenire con misure severe per
garantire la punizione dei colpevoli e il rispetto delle regole
di civile convivenza".
Così una nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Andrea
Cabibbo, Roberto Novelli e Michele Lobianco, a detta dei quali
"il fenomeno del bullismo non è circoscritto alle aule di scuola,
che già sarebbe gravissimo e inqualificabile, ma prende corpo
sugli autobus, nelle piazze, ovunque. Il fenomeno dilaga mentre
questi violenti sguazzano nella comprensiva paura delle vittime,
ma purtroppo a volte anche nell'indifferenza o peggio
nell'indulgenza della nostra società e delle nostre istituzioni".
"Già in legge di stabilità - fanno sapere i tre forzisti -
abbiamo presentato un emendamento, approvato dall'Aula, per
prevenire e contrastare il bullismo e la violenza, di ogni tipo.
Le risorse sono destinate alle associazioni sportive
dilettantistiche, affiliate alla Federazione italiana judo lotta
karate arti marziali (Fijlkam) o ad un ente di promozione
sportiva per l'organizzazione di corsi di autodifesa nelle scuole
di ogni ordine e grado del territorio regionale".
"Con il nostro emendamento - spiegano Cabibbo, Novelli e Lobianco
- l'intenzione non è quella di rispondere alla violenza con altra
violenza, ma di offrire ai soggetti esposti uno strumento di
prevenzione e reazione pronto all'uso, una sorta di manuale di
autodifesa per evitare il pericolo, scongiurando, per quanto
possibile, lo scontro. Affidare questi corsi alle associazioni
che praticano le arti marziali significa anche far approfondire
ai giovani la filosofia di vita, la conoscenza di sé ed i valori
fondanti di queste discipline, volte al rispetto dell'altro e
delle regole".
"Il tema di fondo è che questi gruppetti di violenti si radunano
in branco per colpire, rubare, fare del male e non sono più, come
poteva accadere un tempo, gli emarginati della società, ma
purtroppo, a volte, i bravi ragazzi della 'porta accanto' che si
lasciano trascinare da una violenza fine a se stessa. Lavoriamo
su due fronti: la prevenzione e la repressione. Possiamo porgere
l'altra guancia una volta - concludono i tre consiglieri di
Centrodestra -, alla seconda deve scattare un meccanismo diverso".
ACON/COM/rcm