MOBILITÀ. PUTTO (PAT-CIV): CASARSA-PINZANO OPPORTUNITÀ DA NON SPRECARE
(ACON) Trieste, 6 feb - "Il mantenimento della ferrovia
Casarsa-Spilimbergo-Pinzano e la realizzazione della pista
ciclabile progettata dalla Regione a margine dello stesso sedime,
con opportune modifiche di tracciato dell'una e dell'altra per
superare alcune criticità dovute alla carenza di spazio, sono
un'opportunità da non sprecare. Come noto, in questo momento,
sull'opera pende un ricorso al Tar avanzato dalla Soprintendenza:
il tribunale amministrativo dovrà decidere se dichiarare
l'illegittimità della soppressione dello storico tracciato per
lasciare il posto alla pista riservata alle biciclette".
Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale Marco Putto, del
gruppo Patto per l'autonomia-Civica Fvg.
"In attesa di giudizio, e a prescindere dall'esito dello stesso -
spiega ancora il consigliere - resto dell'avviso che sia ancora
possibile prevedere entrambe le opere: apportando le opportune
modifiche al progetto della pista ciclabile si consentirebbe, al
contempo, sia di potenziare l'offerta del nostro territorio
attraverso il cicloturismo, sia di riattivare una linea
ferroviaria utile per i sei Comuni attraversati, anche favorendo
il trasporto pubblico".
"Tale operazione - si legge ancora nel comunicato - dovrebbe
certamente essere realizzata tenendo in considerazione le
significative urbanizzazioni realizzate negli anni lungo i
binari, oggi abbandonati, consapevoli anche del fatto che
connettendo o deviando la ferrovia anche verso le zone
artigianali e industriali di questi territori, penso ad esempio a
Spilimbergo, si potrebbe ulteriormente potenziarne lo sviluppo,
commerciale e industriale, senza dimenticare che favorendo il
trasporto intermodale sul modello pienamente riuscito nella
provincia di Bolzano che collega San Candido a Lienz, anche il
turismo locale e regionale ne uscirebbe complessivamente
rafforzato".
"Invito la Regione a considerare questa opportunità, che di fatto
non toglierebbe nulla all'idea della pista ciclabile, ma che anzi
la potenzierebbe con l'affiancamento di una linea ferroviaria -
conclude Putto - collegando così buona parte del territorio
regionale dalla Bassa pordenonese fino a Gemona".
ACON/COM/fa