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AMBIENTE. AUDIZIONI IN IV COMM: TUTELA FVG ATTRAVERSO CONTRATTI FIUME

07.02.2024
16:12
(ACON) Trieste, 7 feb - Come recita il decreto legislativo 152/2006, i contratti di fiume (Cdf) sono strumenti di programmazione per la tutela, la gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale. Rientrano nella definizione anche i contratti di lago, di costa, di acque di transizione, di foce, di risorgiva e di falda. La Regione Friuli Venezia Giulia li prevede per legge dal 2015 (Lr 11/2015).

L'adesione alla Piattaforma nazionale dei contratti di fiume, nonché Cdf esistenti e in corso di realizzazione in Friuli Venezia Giulia, guardando anche alla laguna e alla costa, sono stati gli argomenti portati all'attenzione della IV Commissione consiliare da Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), e che il presidente Alberto Budai (Lega) ha deciso di approfondire con l'assessore alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, con i responsabili del tavolo regionale dei Cdf, dei contratti di laguna e di fiume Roiello, Natisone, Livenza, Judrio, Torre, Noncello, Cormor, Malina e Corno, delle associazioni promotrici dei Cdf Amici del Roiello, Parco del Natisone, Judrio e Guardiani del Torre e, infine, con l'Università di Udine.

Proprio dall'Ateneo friulano è emerso che al momento si parla di sette Cdf, tra attivi e prossimi all'attivazione, "ma soprattutto ci sono quattro nuovi territori (Torre, Corno, Malina e foce dell'Isonzo) che chiedono contratti di fiume. Oggi sono interessati 68 dei 216 Comuni del Fvg: 10 nel Pordenonese, altrettanti nel Goriziano e 48 nell'Udinese".

L'assessore Scoccimarro, invece, ha illustrato un'analisi che vede "per ogni euro investito a favore dei fiumi un ritorno economico pari a 37 euro". "L'Amministrazione regionale - ha quindi aggiunto - nel 2023 ha stanziato per la stesura e la sottoscrizione dei Cdf più di 400mila euro, mentre nel 2018 la cifra era di circa 20mila euro". L'assessore ha poi evidenziato che "è interesse della Regione avviare un processo uguale anche per la gestione del fiume Tagliamento, vista la complessità della partita in atto, con il coinvolgimento dei Comuni rivieraschi che sono già stati informati, tramite un'assemblea pubblica, delle nuove opere previste dalla pianificazione di bacino".

Il Consorzio di bonifica Pianura Friulana, soggetto attuatore del Cdf per il fiume Roiello di Pradamano, ha invece raccontato come ci sia stata "una fase preliminare di intenti nel 2018 per 5 soggetti, Regione inclusa, oggi diventati 28 portatori di interesse tra cittadini, aziende, enti". Inoltre, "sono previste 35 azioni di intervento per 1,5 milioni di euro circa complessivi".

L'Amministrazione di Manzano, capofila di 14 Comuni per il Cdf Natisone, secondo sottoscritto in regione ma primo ad essere attuato, ha detto del progetto sovracomunale portato avanti con 4 municipi per un valore di 8 milioni, approvato dalla direzione Affari comunitari, e dell'istituzione di un ufficio unico che ha permesso di superare diversi ostacoli tecnici. "Avviato nel 2017 - è stato detto - si è articolato negli anni con nuovi strumenti e nuovi progetti per le comunità locali e la rigenerazione del territorio. Noi non abbiamo bisogno di supporti teorici, ma strutturati ed efficaci".

Dal Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, capofila protempore del Cdf per lo Judrio, si è appreso che vi sottendono le 17 amministrazioni del bacino idrografico ma le istanze sono anche dei cittadini e dell'associazione Judrio. È inoltre importantissimo il Tavolo regionale dei contratti di fiume e il supporto fornito dall'Università di Udine. Però "si tratta di uno strumento che deve essere affiancato anche da un tavolo di interlocuzione politica, a cui sieda stabilmente la Regione in modo da poter definire concordemente le priorità e le risorse finanziarie che intende destinare ai Cdf".

Il Comune di Mortegliano ha parlato per il Cdf del torrente Cormor, a cui guardano 25 amministrazioni, per il quale nel 2020 c'è stata la sottoscrizione ufficiale dell'atto di intenti. Ciò a cui puntano "è la ciclabilità verde di un corso d'acqua che nasce a Buja e sfocia a Marano. È in atto la revisione del Piano delle azioni sovracomunali con la Regione, attualmente più di 100 ma con l'obiettivo di essere scremate. Una necessità condivisa è che lo strumento dei Cdf sia più conosciuto sul territorio; inoltre bene che ci siano linee contributive, ma andrebbe incentivato anche l'aspetto della pianificazione della loro progettazione per poi finanziarne le azioni, non solo come infrastrutture ma anche premialità, attraverso i bandi, per manifestazioni sociali che abbiano per soggetto i Cdf e l'ambiente circostante".

L'associazione Guardiani del Torre ha fatto presente di aver organizzato il primo festival Art in Tôr la scorsa estate a Lusevera, che ha visto un ampio coinvolgimento della cittadinanza "perché non c'è separazione tra fiume e comunità".

"La città di Udine - ha invece spiegato la sua portavoce - potrebbe far parte di tre diversi Cdf, lo dico per avvalorare la strategicità di questo strumento, atto alla pianificazione di area vasta ma anche a quella più locale. Serve però prevedere un canale dedicato al loro finanziamento, che consentirà alle amministrazioni comunali di prevedere e programmare azioni dal basso, con cui anticipare le situazioni di emergenza".

Non ultimo, Alberto Perdoldi, coinvolto per il Roiello, ha voluto puntare l'attenzione sulla "necessità di legiferare in materia di Cdf in sintonia con il legislatore nazionale, ovvero con il decreto legislativo del 2006" e ha aggiunto che "mentre la legislazione regionale si rivolge principalmente al corpo idrico, quella nazionale tiene presente anche il territorio di cui il corpo idrico fa parte, dando rilevanza a entrambi" e si fa quindi proponente di una nuova legge sui Cdf.

(1 - segue) ACON/RCM-fc



  • La seduta della IV Commissione per le audizioni sui contratti di fiume
    La seduta della IV Commissione per le audizioni sui contratti di fiume
  • Il presidente della IV Commissione consiliare, Alberto Budai (Lega)
    Il presidente della IV Commissione consiliare, Alberto Budai (Lega)
  • L'assessore regionale Fabio Scoccimarro
    L'assessore regionale Fabio Scoccimarro
  • Ancora la seduta della IV Commissione consiliare
    Ancora la seduta della IV Commissione consiliare
  • Alcuni degli auditi
    Alcuni degli auditi
  • Alberto Pertoldi
    Alberto Pertoldi
  • Gli auditi con i consiglieri regionali della IV Commissione
    Gli auditi con i consiglieri regionali della IV Commissione