AMBIENTE. CAPOZZI (M5S): NON AUTORIZZARE IMPIANTI CHE AUMENTANO SMOG
(ACON) Trieste, 8 feb - "La situazione della pianura
pordenonese ci preoccupa per i continui sforamenti dei limiti di
legge per quanto riguarda la presenza di Pm10 nell'aria. I
cittadini che vogliono informarsi sui siti ufficiali o sui canali
social dei Comuni maggiormente colpiti dagli sforamenti
difficilmente trovano notizie dell'inquinamento presente".
A denunciarlo, in una nota, è la consigliera regionale del
Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.
"Un esempio - aggiunge Capozzi - può essere il Comune di Sacile
che ha emesso l'ordinanza del 26 gennaio con cui imponeva di
ridurre di due gradi il riscaldamento negli edifici, dopo 5
giorni revocata per il rientro nei limiti. Prima del 26 gennaio e
fino alla revoca del 3 febbraio il livello di polveri massimo
raggiunto è stato di 66 mg/m³ a fronte dei 50 consentiti. Negli
ultimi tre giorni, però, la centralina di via Gramsci ha fatto
segnare 61, 78 e 86 mg/m³".
"A Brugnera - continua la consigliera di Opposizione - gli
sforamenti nei primi 38 giorni del 2024 sono stati già 22, quando
ne sarebbero consentiti solo 35 nell'intero anno. La centralina
segna che dal 21 gennaio le particelle hanno sforato
costantemente tutti i giorni i limiti di legge con il massimo
raggiunto giovedì 1 febbraio con 94 mg/m³ rispetto ai 50
consentiti. Non va meglio nel capoluogo dove, i rilevamenti di
via Marconi degli ultimi tre giorni sono stati di 55, 74 e 83
mg/m³".
"L'annunciata pioggia delle prossime ore potrà migliorare la
situazione, perché le continue e contestate autorizzazioni che la
Regione continua a rilasciare a impianti che continuano a
emettere polveri sottili nell'aria non aiuteranno di sicuro
l'ambiente. Abbiamo fatto questo focus - conclude Capozzi - per
dire che l'attenzione all'ambiente si persegue non con
provvedimenti provvisori ma con scelte lungimiranti volte a
tutelare realmente il nostro territorio".
ACON/COM/fa