DISAGIO GIOVANI. AUDIZIONI VI COMM: AUMENTANO EPISODI AUTOLESIONISMO
(ACON) Trieste, 8 feb - Il disagio dei giovani, con il 27% di
episodi di autolesionismo in più negli ultimi anni. Ma anche il
loro desiderio di dialogo, con il 50% dei ragazzi che chiede un
confronto con il mondo degli adulti. Sono alcuni dei numeri
emersi oggi in una seduta della VI Commissione che si è
trasformata in una sorta di "stati generali" rispetto alle
problematiche del mondo giovanile.
I lavori, estesi anche ai componenti della Terza e della Quinta e
coordinati dal presidente della Commissine, Roberto Novelli (FI),
si sono concentrati sulle audizioni di numerosi portatori di
interesse, in particolare sul tema del disagio giovanile.
Convocati il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, le
aziende sanitarie, i rappresentanti di diverse realtà sanitarie,
forze dell'ordine regionali e associazionismo. Presente anche
l'assessore Pierpaolo Roberti.
I portavoce delle Consulte giovanili del Fvg hanno rappresentato
le realtà delle quattro province. Concordi sulle tematiche
principali, simili su tutto il territorio, come la necessità di
dare risposta ai disturbi di ansia, stress, incapacità di
comunicare in modo efficace. Si sono detti d'accordo sulla
richiesta di implementare il supporto psicologico al disagio
emotivo anche per contrastare il significativo aumento degli
episodi di bullismo e cyberbullismo. È stata inoltre evidenziata
la scarsa sicurezza di alcuni edifici scolastici, con criticità
strutturali, e la mancanza di spazi accessibili anche agli
studenti con disabilità.
Maria Pia Turinetti, direttore del Servizio politiche della
famiglia, ha illustrato i principali interventi messi in campo
dalla Regione, come il programma Attiva giovani rivolto ai
ragazzi che non studiano o lavorano. "È necessario offrire ai
giovani nuovi strumenti per l'apprendimento. Da ricordare il
programma Attiva scuola con l'introduzione di attività di
laboratorio, oltre al ruolo dei servizi di orientamento con
consulenze in costante aumento".
La parola è quindi passata alle Aziende Sanitarie. L'Asugi,
rappresentata dalla responsabile del Servizio sulle dipendenze
Tonia Contino, ha voluto sottolineare l'attività del servizio,
nato nel 2021 per la crescita della domanda: "I minorenni con
disagio sono in aumento, non dobbiamo metterci in una posizione
di attesa ma di proattività, intercettando immediatamente le
problematiche".
Corinna Michelin, del servizio dei Disturbi del comportamento
alimentare, presente a Trieste e Monfalcone, ha rappresentato una
realtà di disagio con "ragazzi sempre più giovani che accedono
agli ambulatori e ai centri diurni. La legge 668/2017 ha
garantito una equipe multidisciplinare, implementando a livello
ambulatoriale i servizi offerti". Giulio Antonini ha ringraziato
a nome della direzione generale Asugi, per quanto si sta portando
avanti di concerto con le istituzioni.
Marco Carrozzi, del Burlo Garofolo di Trieste, ha posto l'accento
sul disagio che diventa malattia: "Ci piace pensare di essere
parte della soluzione, dobbiamo rinforzare la resilienza, anche
in ambito famigliare, assieme alla scuola, in un contesto
multisistemico".
Degli aspetti giudiziari del disagio giovanile ha parlato Silvia
Balbi, presidente del Tribunale minorile di Trieste. È stata
sottolineata l'estrema importanza della prevenzione per avere
segnalazioni tempestive da parte delle istituzioni coinvolte.
"Gli strumenti sono quelli previsti dal codice civile, con
l'affidamento ai servizi sociali, in sinergia col servizio
sanitario. Non si tratta di strumenti di natura punitiva, ma di
sostegno per il recupero dei minori. Per quanto concerne il
settore penale, notevole è stato l'aumento dei fenomeni inerenti
droga, bullismo, aggressioni. Ogni intervento mira alla
riabilitazione nel minor tempo possibile."
"Interventi in tema di bullismo e cyberbullismo anche in progetti
di contrasto alla violenza di genere, sono alla base dell'azione
della Polizia di Stato": così Delfina Di Stefano, dirigente della
divisione anticrimine della Questura di Trieste. L'assessore
Pierpaolo Roberti ha voluto ricordare l'importanza di lavorare
insieme per combattere proprio questo fenomeno come anche l'uso
di droghe.
Dell'aumento delle babygang e della sinergia con la scuola per
una maggiore informazione, ha parlato il commissario
Mariaconcetta Losurdo, della Questura di Pordenone, mentre il
collega di Udine, Francesco Leo, ha sottolineato l'emergenza
stalking e il moltiplicarsi degli episodi di violenza tra i più
giovani.
Si sono toccati inoltre temi caldi come quello dei minori
stranieri, da parte del garante dei diritti della persona Paolo
Pittaro, oltre al disagio visto dalle parrocchie, con don Cucuzza
nel rione di Valmaura a Trieste. Intervenuti durante il corso
della seduta anche Massimo Capitanio, per le cooperative tra cui
La Quercia, Anna Degano psicologa dell'Aspic, Mario Coretti e
Alessandra Norcio, psicologi dell'ordine del Fvg, Enrico Santoro
dell'Anep, Corrado e dj Tubet. I dirigenti scolastici, tramite
Luca Gervasutti, hanno riportato il senso di smarrimento dei
ragazzi nei confronti del presente e la paura del futuro.
Hanno partecipato ai lavori anche Legacoopsociali, Fvg
Confcooperative, Federsolidarietà, Agci Solidarietà, l'ordine
degli psicologi Fvg, l'ordine degli Assistenti sociali,
l'Associazione nazionale educatori professionali, Aspic Udine e
le associazioni di supporto ai giovani del Fvg.
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ACON/MV-fa