GIORNO RICORDO. GRUPPO FORZA ITALIA: SQUARCIARE IL VELO DI OMERTÀ
(ACON) Trieste, 10 feb - "Squarciare il velo di omertà che ha
nascosto crimini atroci, sangue e morte per decenni di sanguinoso
silenzio. Archiviare la stagione della congiura dell'oblio e
alzare il sipario su una nuova epoca, affinché si crei una
coscienza collettiva a livello europeo sulle foibe. E mettere
Trieste al centro di questo percorso, che ne suggelli il ruolo di
città della pace a livello internazionale".
Nel giorno in cui si celebra il Giorno del Ricordo e si rende
tributo ai martiri delle foibe e agli italiani d'Istria, Fiume e
Dalmazia costretti ad abbandonare le loro case e le loro terre
per il solo fatto di essere italiani, i consiglieri regionali di
Forza Italia, Andrea Cabibbo, Michele Lobianco e Roberto Novelli,
trasmettono con una nota "un messaggio destinato a valicare i
confini nazionali e raggiungere capillarmente tutti i Paesi
europei direttamente dalla foiba di Basovizza, luogo evocativo e
simbolo di un passato macabro, seguendo la leadership del
segretario nazionale e vicepresidente del Consiglio, Antonio
Tajani, presente oggi al sacrario triestino e successivamente in
un locale pubblico per un incontro con amministratori e
simpatizzanti".
"Oggi - aggiungono gli esponenti forzisi - ricordiamo con
commozione, dolore e, comunque, anche orgoglio le centinaia di
migliaia di nostri connazionali obbligati a fuggire e che anche
in Italia, in alcune circostanze, sono state condannate
all'indifferenza e all'emarginazione. La Repubblica ha ricucito
lo strappo inferto a queste terre con la legge 92 del 30 marzo
2004, che istituisce la solennità civile che celebriamo oggi e
che impegna le Istituzioni a promuovere la conoscenza di quei
fatti, a valorizzare il contributo degli italiani di Istria,
Fiume e Dalmazia allo sviluppo sociale e culturale dei territori
dell'Adriatico orientale e a preservare le tradizioni delle
comunità istriano-dalmate residenti sul territorio nazionale e
all'estero. Oggi chiediamo che a Trieste venga riconosciuto il
ruolo di città della pace e che da qui parta questo nuovo
percorso di costruzione di una coscienza collettiva a livello
comunitario".
Secondo il Gruppo consiliare e quello dirigente di FI "il tema
della pace, oggi, è drammaticamente attuale e centrale. Dove sono
finiti gli sbandieratori di vessilli arcobaleno? Oggi il mondo e
l'Europa bruciano a causa delle guerre. Oggi servono azioni
politiche vere e forti. Trieste si assuma il ruolo di città della
pace ed estenda un messaggio di conciliazione, anche alla luce
del ruolo del Friuli Venezia Giulia di porta d'accesso tra
Occidente e Balcani".
"Il tema della pace induce altresì Forza Italia - prosegue la
nota - a riflettere in ordine ad un altro tema che mette, una
volta ancora, Trieste al centro della mappa economica europea:
l'allarmante situazione del Mar Rosso, unitamente ai focolai
accesi in diverse zone sensibili del mondo determina
irrequietezza e instabilità sotto il profilo economico e sociale.
Non possiamo dipendere da nazioni culturalmente lontane da noi e
soggette frequentemente a queste fibrillazioni. Pensiamo alla via
della Seta: solo Forza Italia ha avuto la lungimiranza e
l'accortezza di capire quanto fosse pericoloso stringere accordi
senza valutare accuratamente le conseguenze. Trieste, nel suo
mazzo, ha il jolly del punto franco: da qui dobbiamo partire per
rilanciare una politica industriale per l'Italia e per l'Europa.
La pace è, anche, stabilità. Lavoriamo per esportare la pace e
per creare una nostra economia continentale, che metta Trieste e
il Fvg al centro".
In chiusura, un passaggio sul Nord "determinante e fondamentale
non solo per Forza Italia, ma per il Paese, per il suo ruolo di
traino sotto il profilo industriale e per la pronunciata
vocazione all'innovazione e alla crescita".
ACON/COM/rcm