CASE ATER. MORETTI (PD): CDX HA MESSO IDEOLOGIA DAVANTI COSTITUZIONE
(ACON) Trieste, 13 feb - "Inciampata diverse volte nei
pronunciamenti dei tribunali ordinari del Friuli Venezia Giulia,
ora la Giunta Fedriga e il Centrodestra sbattono contro la
sentenza della Corte costituzionale che mette la parola fine alla
crociata anti stranieri in tema di accesso alla casa e sancisce
definitivamente il carattere discriminatorio delle norme volute e
promosse dalla Lega nella scorsa legislatura, nelle quali si
differenziava l'iter tra italiani ed extracomunitari".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale, Diego Moretti, commentando la sentenza attraverso la
quale la Corte costituzionale boccia le modifiche alla legge
regionale in materia di accesso agli alloggi popolari operate nel
2019.
"Quando ci fu la discussione in Consiglio regionale sul tema -
rammenta Moretti -, avevamo subito evidenziato come sia la legge
4 del 2018 e la modifica al regolamento per l'accesso
all'edilizia sovvenzionata non reggevano da un punto di vista
giuridico e del rispetto della Costituzione. Avevamo ragione:
prima il tribunale di Udine, poi la Corte d'Appello di Trieste
(quest'ultima respinse i ricorsi presentati nel 2021 da Regione,
Ater di Gorizia e Comune di Monfalcone contro la decisione di
primo grado che aveva imposto l'inserimento in graduatoria di 15
cittadini stranieri di nazionalità asiatica e 35 residenti
bengalesi), avevano chiaramente affermato questioni di
illegittimità della norma voluta dalla Giunta Fedriga".
"Il Centrodestra, ben sapendo la fondatezza dei nostri rilievi -
rimarca l'esponente di Centrosinistra -, ha sempre cercato in
questi anni di girare attorno ai pronunciamenti dei giudici,
insistendo con posizioni ideologiche, discriminatorie e in talune
situazioni inventando patetiche pantomime in Commissione
consiliare. A fronte di un tale giudizio così chiaro, oggi non
vorremmo ancora assistere a quei teatrini ipocriti che
contraddistinguono molto spesso alcuni esponenti della Lega, su
tutti la sindaca di Monfalcone, Cisint, e il capogruppo in
Consiglio regionale, Calligaris, e sentire che chi chiede il
rispetto della Costituzione è contro gli italiani".
"Qui si tratta di riconoscere i bisogni delle persone, stando nei
binari della legalità e non di quelli dell'ideologia. Manca, a
questo tassello, l'abrogazione della parte di legge regionale che
prevede il requisito minimo di 5 anni per accedere a qualsiasi
graduatoria di alloggi popolari, requisito - fa persente ancora
Moretti - che discrimina non solo lo straniero, ma anche
l'operaio che da Portogruaro o altra regione vuole stabilirsi in
Friuli Venezia Giulia. Ma anche qui, di fronte alla sordità e
cecità del Governo (allora il gialloverde presieduto dal duo
Conte-Salvini) dovremo aspettare la Corte costituzionale".
Il dem conclude la sua nota chiedendo "quanto sia costato alle
casse pubbliche il voler insistere in percorsi palesemente
perdenti da parte di Regione, Ater di Gorizia e Comune di
Monfalcone" e se "qualcuno risponderà di questo palese spreco di
soldi pubblici".
ACON/COM/rcm