ALLOGGI ATER. POLESELLO (FP): SENTENZA CONSULTA CI LASCIA PERPLESSI
(ACON) Trieste, 14 feb - "Nel prendere atto della decisione
della Corte Costituzionale, esprimo una certa perplessità nei
confronti di questa sentenza che, sebbene si proponga di
ristabilire un principio di equità, di fatto crea una situazione
di disparità tra i cittadini italiani e quelli extracomunitari".
Commenta così in una nota il consigliere Simone Polesello
(Fedriga presidente) in occasione della sentenza della Corte
Costituzionale, depositata nella giornata di ieri, 13 febbraio,
con cui viene dichiarato incostituzionale l'art. 29, comma 1 bis
lr 1/2016 del Friuli Venezia Giulia, inerente le modalità di
presentazione delle domande per i contributi sull'edilizia
residenziale pubblica.
"La norma regionale contestata - spiega l'esponente di Fp - aveva
la finalità di garantire la parità dei diritti tra tutti i
cittadini relativamente alla verifica del possesso dei requisiti
necessari all'accesso al bando Ater, prevedendo semplicemente che
tutti i richiedenti presentassero una documentazione attendibile
e veritiera circa il possedimento di proprietà immobiliari. Se
nel caso dei cittadini comunitari tale requisito è facilmente
verificabile, per i cittadini stranieri non è altrettanto
possibile se non attraverso un attestato emesso e certificato
dalle istituzioni del paese di provenienza".
"Ora - continua il consigliere di Maggioranza - sebbene verrà
prevista un'unica autocertificazione per tutti, la differenza
starà nel fatto che la documentazione presentata dai cittadini
italiani e comunitari sarà effettivamente verificabile, mentre
non sarà possibile appurare quanto dichiarato dai cittadini
stranieri, creando dunque una discriminazione indiretta".
"Pertanto - conclude Polesello - nell'asserire che le sentenze
vadano sempre e comunque rispettate, non posso che esprimere un
certo disappunto sulla questione".
ACON/COM/sm