CASE ATER. CALLIGARIS (LEGA): SENTENZA CONSULTA NON È DA FESTEGGIARE
(ACON) Trieste, 14 feb - "La sentenza della Corte
Costituzionale non si discute, ma è necessario riflettere sulla
disparità di trattamento che, ora, i cittadini italiani si
troveranno a subire rispetto agli extracomunitari".
Antonio Calligaris, capogruppo della Lega in Consiglio regionale,
commenta in una nota il pronunciamento della Consulta che ieri,
13 febbraio, ha dichiarato incostituzionali i dettami della legge
regionale 1/2016 inerenti le modalità di presentazione delle
domande per i contributi sull'edilizia residenziale pubblica.
"L'obiettivo della norma - afferma Calligaris - era quello
dell'equità: i cittadini italiani si vedranno, come sempre,
sorpassare nelle graduatorie da soggetti per i quali è
impossibile verificare i requisiti. Il paradosso è che potrebbero
arrivare in Italia i figli di Trump o dell'emiro del Qatar,
dichiarare di essere nullatenenti e nessun ente statale potrà
controllare la veridicità delle loro dichiarazioni".
L'esponente della Lega sottolinea come sia imbarazzante "vedere
consiglieri regionali e amministratori di Sinistra, eletti dai
cittadini italiani, che festeggiano per una discriminazione
portata avanti contro i propri elettori in virtù di un teorico e
generale principio di uguaglianza applicato dai giudici
costituzionali che si rifanno a una norma europea".
"Non è il primo festeggiamento della Sinistra che già in passato,
in merito alla stessa norma - prosegue il capogruppo -, voleva
addirittura che la Regione si piegasse alla sentenza di un
giudice ordinario che si era espresso provando a imporre la
rimozione della norma. Sentenza alla quale il Consiglio del Fvg
si è giustamente opposto, come ribadito dalla Corte
Costituzionale".
"Ora sarà nostro dovere capire come riportare equità tra gli
aventi diritto italiani e quelli stranieri, superando la reale
situazione di disequilibrio che si viene nuovamente a creare con
tutte le pericolose conseguenze sociali che può comportare questa
differenza di trattamento nel tessuto delle nostre comunità",
conclude Calligaris.
ACON/COM/rcm