AMBIENTE. AULA: NO MOZIONE CONFICONI STUDIO EPIDEMIOLOGICO MANIAGHESE
(ACON) Trieste, 20 feb - Procedere con ulteriori
approfondimenti sulle contaminazioni ambientali nella zona
pedemontana pordenonese: secondo quanto previsto al momento dalla
Regione, lo studio epidemiologico riguarderà solo i Comuni di
Arba, Pinzano, San Giorgio della Richinvelda, Sequals,
Spilimbergo e Vivaro.
Richiesta e accusa sono inserite nella mozione, respinta
dall'Aula, con cui il consigliere regionale dem Nicola Conficoni,
forte delle firme anche degli altri esponenti del Pd a cui si
sono unite quelle dei Gruppi Patto per l'autonomia-Civica Fvg e
Misto (M5S, Avs e Open), chiedeva che il perimetro fosse
allargato ai Comuni di Maniago e Fanna, oltre ai municipi che
potrebbero avere delle ricadute di emissioni prodotte dal
cementificio, dalla centrale a biomasse proposta dalla società
Bioman e dalle altre industrie insalubri presenti sul territorio.
Da esplicitare inoltre, per Conficoni, il cronoprogramma del
progetto ("Lo si sta attendendo da troppo tempo; ancora non siete
in grado di fornirlo").
Il Centrodestra ha bocciato la mozione delle Opposizioni non
prima che Markus Maurmair, di Fratelli d'Italia, evidenziasse che
"in realtà i Comuni che si chiede di inserire sono già
contemplati, perciò la mozione non ha senso; mi aspettavo un
ringraziamento per l'operato della Regione e la richiesta di
ritiro del documento. L'indagine epidemiologica, inoltre, non è
correlata con l'iter autorizzativo della richiesta di attività
avanzata dal mondo industriale, bisogna smettere di fare
confusione tra i cittadini".
A ribadire il superamento della mozione è stato quindi
l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio
Scoccimarro: "Lo studio è già iniziato, l'Azienda sanitaria
Friuli Occidentale (Asfo) ha chiarito che riguarda anche il
Maniaghese ed è svolto in sinergia con Arpa". L'ulteriore analisi
epidemiologica, si è appreso dall'assessore, "interesserà i
Comuni di Montereale Valcellina, Maniago, Vajont, Fanna, Cavasso
Nuovo, Arba e Vivaro. I due ultimi sono già coinvolti dal primo
studio. Al contempo, si acquisiranno ulteriori dati ambientali
sulla base di quanto emergerà dal monitoraggio ante opere,
richiesto da Arpa e Asfo alla ditta Bioman, nell'ambito
dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia)".
"Le richieste avanzate con la nostra mozione - aveva ribattuto
Conficoni - sono giustificate dal fatto che un mese fa
l'assessore Scoccimarro ci aveva detto ben altro; almeno il
nostro documento è servito a fare chiarezza davanti al Consiglio
regionale e alla popolazione, perciò non è affatto pretestuoso e
ingiustificato".
In sede di dibattito generale, gli interventi dei consiglieri
co-firmatari erano stati tutti all'insegna di una richiesta di
massima tutela della salute dei cittadini del Pordenonese, in
particolare del Maniaghese. Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi
e Sinistra, preoccupata per un possibile ampliamento
dell'inceneritore, aveva fatto presente che "ci siamo trovati
troppe volte in situazioni dove i progetti sono stati fatti per
piccoli step per evitare di dover adempiere alla normativa".
Per Andrea Carli, del Pd, "anche l'assessore alla Salute,
Riccardo Riccardi, ha ribadito l'intenzione di procedere con un
monitoraggio dell'aria a tutela della trasparenza dello stato di
salute della nostra comunità". Furio Honsell, di Open Sinistra
Fvg, aveva evidenziato che "quando si parla di aria, è
scientificamente poco significativo pensare a dei perimetri; la
salute va intesa anche come benessere, perché ci sono pure dei
problemi odoriferi".
ACON/RCM-fa