FOTOVOLTAICO. DI BERT (FP): SINGOLARE PARTE OPPOSIZIONI NON HA VOTATO
(ACON) Trieste, 20 feb - Appello nominale del voto per la
mozione n. 48, in tema di fotovoltaico, di cui è stato promotore
e primo firmatario il consigliere regionale Mauro Di Bert (Fp) e
che è stata approvata dall'Aula - fa sapere lui stesso in una
nota - "dopo aver raccolto la sottoscrizione di tutto il Gruppo
Fedriga Presidente, oltre che di Forza Italia, della Lega e di
Fratelli d'Italia, con 24 voti a favore, 3 astenuti e l'assenza
al momento del voto di tutti i consiglieri del Pd e del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg".
"Singolare - commenta Di Bert - che una parte delle Opposizioni
non abbia voluto partecipare al voto, al di là delle
dichiarazioni di intenti".
"Siamo in un momento storico delicato e mi rendo conto
dell'importanza delle fonti rinnovabili, ma non possiamo correre
il rischio di sacrificare ettari di terreno pregiato per queste
installazioni", ha detto il capogruppo di Fp presentando il
documento "volto a instaurare, nel rispetto dei ruoli,
un'interlocuzione con il Governo per giungere a una disciplina
organica in materia di impianti fotovoltaici a terra di potenza
superiore a 1 megawatt".
"Con la legge approvata nella precedente legislatura, sapevamo di
essere borderline e infatti poi è stata impugnata e dichiarata
incostituzionale - fa presente l'esponente di Centrodestra -, ma
era importante dimostrare la volontà di intervenire in attesa dei
provvedimenti nazionali. Nonostante siano trascorsi quasi due
anni dalla scadenza che si era imposto il Governo, si è ancora in
attesa dell'emanazione dei decreti ministeriali".
"Ricordo che la Regione Fvg - conclude Di Bert - ha autonomia in
materia urbanistica e di energie; in attesa dell'emanazione, da
parte dello Stato, di una serie di principi e criteri omogenei
per l'individuazione delle superfici e delle aree idonee e non
idonee all'installazione di tali impianti, potrebbe tentare, con
una norma transitoria, a porre in essere ogni azione utile a
promuoverne lo sviluppo attraverso il migliore contemperamento
delle esigenze economiche e sociali, con la tutela dell'ambiente,
del paesaggio, del territorio, dell'agricoltura".
ACON/COM/rcm