FOTOVOLTAICO. APPROVATA IN CONSIGLIO MOZIONE SU REGOLAMENTAZIONE
(ACON) Trieste, 20 feb - Approvata quasi all'unanimità, con 24
sì, tre astenuti e la scelta di non partecipare al voto da parte
dei consiglieri del Pd e del Patto-Civica, la mozione a prima
firma di Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente, che
aveva come oggetto il varo "di una disciplina transitoria per la
realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza superiore a 1
Mw, in attesa di provvedimenti statali".
Una mozione che impegna la Giunta regionale a "porre in essere
ogni utile azione a governare al meglio e a limitare gli impatti
negativi dei processi di trasformazione territoriale connessi
all'insediamento di impianti di produzione energetica da fonti
rinnovabili sul territorio regionale" percorrendo, eventualmente,
quanto fatto anche recentemente dalla Regione Veneto.
"Nell'immediato - ha spiegato Di Bert alla platea di consiglieri
- questa mozione ha lo scopo di instaurare un'interlocuzione tra
le parti interessate, in primis con il Ministero dell'ambiente e
della sicurezza energetica".
La regolamentazione degli impianti fotovoltaici ha visto la piena
condivisione della problematica da parte dei consiglieri di tutti
gli schieramenti. Tuttavia la mozione è stata considerata
"tardiva" da alcuni esponenti di Opposizione.
"Gli ultimi due anni e mezzo - ha dichiarato Rosaria Capozzi,
consigliera del M5S - hanno visto in Friuli Venezia Giulia
l'approvazione di impianti fotovoltaici per 1000 ettari di
terreno e 788 Mw di potenza nella sola provincia di
Udine. Sarebbe stato utile agire prima. Intervenire ora, oltre
che tardivo, è anche non risolutivo, perchè si vuole operare
sulla scorta di una legge regionale veneta che non individua
fattivamente le aree inidonee, visto che fa riferimento a quelle
presuntivamente inidonee". L'esponente di Opposizione ha quindi
dichiarato la sua astensione al momento del voto.
Furio Honsell, consigliere di Open Sinistra Fvg, così come
Francesco Martines e Massimiliano Pozzo (Pd) hanno sottolineato
la necessità di rimettere sul tavolo dell'Aula una legge
regionale ad hoc, sulla scorta di quella che era stata approvata
nel 2021, ma poi impugnata dal Consiglio dei Ministri in quanto
in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di
energia.
Il consigliere Alberto Budai (Lega) ha dichiarato il suo appoggio
alla mozione di Di Bert, annunciando ai presenti in Aula la
convocazione il 5 marzo prossimo di una seduta di IV Commissione
inerente il problema del fotovoltaico: "La Regione deve trovare
il modo di governare il sistema e non subirlo".
Si tratta di "una mozione condivisibile per la problematica
affrontata" secondo Serena Pellegrino (Avs), che ha dichiarato la
propria astensione dal voto e ha richiesto "l'impegno da parte
del Consiglio regionale nel bloccare le domande che arrivano ai
Comuni per la realizzazione di impianti fotovoltaici". Impegno
"tardivo" anche secondo Massimo Moretuzzo, capogruppo del
Patto-Civica, che ritiene questa mozione "troppo poco, dopo sei
anni di governo Fedriga".
Andrea Carli (Pd) sulla scorta delle osservazioni fatte dai
colleghi, ha invece chiesto se "ad oggi ci siano le condizioni
fattibili affinchè una nuova proposta di legge possa trovare uno
sviluppo diverso da quanto avvenuto in precedenza".
Non è tardata la risposta dell'assessore alla Difesa
dell'ambiente, energia e svilupppo sostenibile, Fabio
Scoccimarro. "Attualmente - ha spiegato l'esponente di Giunta -
le bozze ministeriali ci sono, ma siamo in attesa della
Conferenza delle Regioni in tema ambiente che doveva avere luogo
quest'oggi, ma poi è stata rimandata: avrebbe dovuto definire le
linee guida per l'individuazione di aree idonee alla
realizzazione degli impianti fotovoltaici".
"La mozione da me presentata - ha concluso Di Bert, prima che il
presidente del Consiglio Mauro Bordin desse il via alle votazioni
- risponde alle esigenze che voleva perseguire. Approvarla non è
in antitesi a una nuova possibile legge regionale".
ACON/SM-fa