DIRITTO ALLO STUDIO. VI COMM, OK A LINEE GUIDA TRIENNALI DI ROSOLEN
(ACON) Trieste, 21 feb - La VI Commissione si è espressa in
maniera favorevole, a maggioranza, in merito alle linee guida
triennali per il diritto allo studio. L'assessore regionale
competente, Alessia Rosolen, ha aperto la seduta ricordando
quanto era già previsto nella legge 13/2018 e le novità per il
prossimo triennio: "Abbiamo alzato il limite Isee per comprendere
tutte le fasce in difficoltà. Per la prima volta abbiamo inserito
nei provvedimenti il bonus psicologo per studenti fino ai 25 anni
di età".
Furio Honsell di Open Sinistra Fvg, lamentando una possibile
scarsa efficienza delle proposte, denuncia una certa
insoddisfazione verso quanto presentato alla Commissione: "Molto
spesso le leggi che vengono approvate, declinate poi nella
quotidianità, non si rivelano efficienti".
In totale accordo con le linee guida, invece, Carlo Bolzonello:
secondo l'esponente del gruppo Fedriga presidente "si sposano
perfettamente con i bisogni che le istituzioni e associazioni
vivono la scuola ogni giorno: si tratta molto di salute e di
prevenzione".
Massimiliano Pozzo (Pd) apprezza la quantità di risorse "ma ci
sono alcune problematiche in merito all'effettivo ascolto delle
consulte dei giovani, che nelle linee guida manca: anche se non
si tratta di un passaggio obbligatorio, è una buona prassi da
potenziare. Manca anche progressività rispetto ai contributi, e
chiedo di fare attenzione a dare peso sistemico agli interventi,
per mettere in campo azioni di progettazione a lungo termine".
La dem Laura Fasiolo, pur riconoscendo aspetti positivi nelle
linee guida, sottolinea criticità relative ai finanziamenti
indipendentemente dall'Isee. Inoltre "manca l'innalzamento del
livello di gratuità dei libri di testo, che può creare difficoltà
ai dirigenti scolastici. Oggi gli studenti hanno sempre più
spesso le versioni digitali dei libri, molto più economici -
continua Fasiolo - mentre sarebbe meglio avere meno
digitalizzazione e più cartaceo, utile soprattutto a chi ha
problemi di concentrazione e dislessia". La consigliera Pd
auspica inoltre il potenziamento dei centri diurni per creare
collegamenti con la classe anche per gli studenti che non
frequentano la scuola, e la presenza di un servizio di psicologo
scolastico.
Pone l'accento sulla mancanza di partecipazione da parte dei
portatori di interesse anche Giulia Massolino di Patto per
l'autonomia-Civica Fvg: "La partecipazione dà i suoi frutti".
L'Ardis come unico intermediario è un altro degli aspetti non
condivisi dal gruppo. "Se il bonus psicologo può andare bene per
alcuni casi di disagio, cinque sedute non possono dare una
concreta risposta a chi ha più bisogno - afferma Massolino -.
Bisogna tener conto anche dei ragazzi che invece non hanno un
buon dialogo con la famiglia e devono poter andare in modo
autonomo dallo specialista". La consigliera ha richiamato
l'attenzione sulle aule di decompressione per gli stati di ansia,
apprezzando il rinnovo del servizio "scuola in ospedale" e
"scuola a casa".
Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi Sinistra, ha criticato "la
modalità di erogazione dei fondi per le scuole private,
attraverso l'aiuto alle famiglie, che dovrebbero essere
subordinati alla qualità dell'offerta, anche con un servizio di
doposcuola. Non demonizzo il privato ma se c'è un servizio che
viene offerto già dal pubblico, sarebbe meglio rafforzare prima
quest'ultimo".
Stefano Balloch, di Fratelli d'Italia, concorda invece con la
linea tracciata dalla Giunta, in continuazione con quanto
iniziato, soprattutto per l'innalzamento della soglia Isee,
confermando le buone prassi messe in campo dalla Regione.
Francesco Russo (Pd) ha criticato i criteri di destinazione delle
risorse: "Nel momento in cui crescono le disparità, è più che mai
necessario dedicarsi alle fasce di popolazione che hanno più
bisogno - ha affermato Russo -: sugli aiuti alle scuole paritarie
non ci sono motivi ostativi agli aiuti a tutti, ma ci sono
modalità diverse". "So che esistono scuole paritarie - ha
continuato Russo - che accolgono gratuitamente degli studenti:
meglio sarebbe allora che il pubblico finanziasse le iniziative
più virtuose in contesti difficili".
In replica, Honsell, dichiarandosi contrario alle linee guida, ha
richiesto dati precisi sull'attività scolastica in zone
problematiche, mentre Massolino ha annunciato l'astensione del
gruppo, per la "mancata partecipazione al dibattito di stesura e
la mancanza di una vera politica di prevenzione al disagio
giovanile". Stessa presa di posizione per Fasiolo, per l'intero
Pd e Pellegrino (Avs), con quest'ultima che, pur condividendo
alcune parti delle linee guida, ha richiesto un'analisi di quanto
emerso nell'audizione sul disagio. Ha ribadito il suo voto
favorevole invece Bolzonello.
Il presidente della Sesta, Roberto Novelli, nel riassumere i
contenuti dei lavori, ha parlato del diritto allo studio secondo
quanto stabilito dalla legge 13/2018, con ricadute positive per
il complesso mondo della scuola: "Quanto svolgiamo qui è
un'attività sussidiaria rispetto a quanto portato avanti dallo
Stato. Con scelte politiche che hanno forti ricadute sulla realtà
sociale. Nella discussione, non è mai mancata la condivisione,
come il dialogo con le consulte studentesche. Andiamo nella
direzione giusta".
In chiusura, l'assessore Rosolen ha voluto riportare la
discussione sui temi riguardanti la VI Commissione: "Qui stiamo
parlando di diritto allo studio: le fasce più basse di reddito
sono già garantite dal supporto dello Stato. Il mio ufficio è
sempre stato aperto e disponibile per un confronto su ogni tema.
Invito tutti a lavorare su questa legge, dalla Maggioranza
all'Opposizione. Ricordo infine che l'Ardis garantisce
l'erogazione dei fondi dall'asilo fino alla fine dell'università".
ACON/MV-fa