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SICUREZZA SUL LAVORO. HONSELL (OPEN): PIÙ TUTELA CON LA CERTIFICAZIONE

23.02.2024
11:03
(ACON) Trieste, 23 feb - "La certificazione della sicurezza sul lavoro andrebbe perseguita dalle aziende con la medesima attenzione con la quale vantano la qualità del loro marchio. La produttività non si accresce riducendo i sistemi di sicurezza o accelerando le procedure, ma garantendo tutte le tutele ai lavoratori. La sicurezza si può raggiungere solamente eliminando ogni situazione di non conformità, anche se queste non conducono a infortuni".

Così dichiara in una nota il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell.

"Non ci si deve occupare solamente degli infortuni. Una repubblica fondata sul lavoro - sottolinea ancora Honsell - deve assicurare che quest'ultimo non mini la salute. Sembra, invece, che l'attenzione nei confronti dell'insorgenza di malattie professionali si riduca solamente ad adempimenti burocratici o sia del tutto trascurata".

"Gravissime - prosegue il consigliere di Opposizione - sono poi le carenze di organico sia presso l'Ispettorato nazionale del lavoro, sia quelle di medici e operatori dei Servizi di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che dipendono dalle Aziende sanitarie regionali. Come Open Sinistra Fvg, avevo fatto un'interrogazione all'assessore Riccardi alcuni mesi fa per conoscere se intendesse potenziare tale servizio".

"Avevamo poi organizzato - spiega ancora - con il sindacato Usb e Potere al Popolo un incontro a Pordenone per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare sull'istituzione del reato di omicidio sul lavoro. A tutt'oggi, infatti, un incidente mortale è solamente un'aggravante dell'omicidio colposo. Non esistono fatalità, esistono solamente omissioni colpevoli. Purtroppo, pare che il ministro Nordio non colga o non voglia cogliere la differenza".

"Purtroppo - conclude Honsell - la prevenzione non riceve mai abbastanza attenzione nel nostro Paese e nella nostra regione. I numeri degli incidenti e delle malattie crescono, soprattutto a causa della precarietà dei lavoratori e delle scarse tutele loro garantite dai contratti con i quali vengono fatti lavorare. È davvero inaccettabile che un Paese nel quale non ci sia un salario minimo e dove le persone lavorano per pochi euro l'ora, si continui a imporre loro di pagare un prezzo così alto di salute, se non addirittura la vita". ACON/COM/sm



  • Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
    Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)